Tra Cristian Bucchi e Alessandro Nesta c’è una manona di troppo. Quella di un altro Christian, con la h questa volta, il ventunenne terzo portiere del Milan: Abbiati si ritrovò dopo la delusione Lehmann e la pazzia di Seba Rossi (che in pratica perse il posto da titolare quando fu espulso all’andata dopo aver rifilato allo stesso Bucchi un braccio teso in stile Hulk Hogan dopo un rigore di Nakata) titolare di un Milan che a poche giornate dalla fine del campionato accusava sette punti di svantaggio dalla capolista Lazio di Alessandro Nesta, ormai prossimo al suo primo scudetto (che conquisterà l’anno dopo).
Data 23 maggio 1999, ultima giornata di campionato, al “Curi” di Perugia arriva il Milan che deve vincere per festeggiare il suo sedicesimo scudetto. Guglielminpietro, detto Guli per comodità, porta il diavolo avanti nel punteggio, Bierhoff, capocannoniere del campionato, raddoppia. Poco dopo Nakata dimezza lo svantaggio dal dischetto, poi sale in cattedra Abbiati che para di tutto. Al 10′ della ripresa entra Bucchi che rileva Ivan “Nine”Kaviedes. L’attuale tecnico del Benevento ha la palla del pari, che regalerebbe lo scudetto alla Lazio, il suo destro da posizione defilata è una sassata che sembra impossibile da prendere, non per Abbiati che si distende e mette la firma in calce su uno scudetto che è in gran parte suo.
Perugia-Milan 1-2
Reti: 11’ Guglielminpietro, 31′ Bierhoff, 34′ Nakata su rigore
Perugia: Mazzantini, Rivas, Campolo, Matercano (37′ Ripa), Sogliano, Colonnello, Petrachi, Olive, Kaviedes (55′ Bucchi), Nakata, Rapaic. Allenatore Boskov
Milan: Abbiati, Sala, Costacurta, Maldini, Helveg, Ambrosini, Albertini, Guglielminpietro, Boban (78′ Leonardo), Bierhoff, Weah. Allenatore Alberto Zaccheroni
Arbitro: Braschi
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