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Covid, il Sannio piange un 68enne di Telese. Mastella: “Sembriamo assuefatti a tutto questo”

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Benevento – Ancora un decesso a causa del Covid – 19 nel Sannio. L’ennesimo. Una scia di morte che ormai si protrae senza interruzioni da più di dodici mesi, da quel funesto 19 marzo 2020 quando in provincia di Benevento si registrò la prima vittima del Covid.  

La paura e l’ansia di quei giorni, quando davvero non potevamo sapere a cosa saremmo andati incontro, si sono trasformati in una stanca rassegnazione. Il bollettino dei decessi non rappresenta più la ‘notizia’ del giorno, ma si riduce a un freddo dato da interpolare in qualche statistica. Dice bene il sindaco di Benevento Clemente Mastella, ormai davvero “sembriamo assuefatti a tutto questo”

In qualche modo è come se fossimo scesi a patti con la più grande tragedia nazionale dal dopoguerra. E l’assuefazione rischia di trasformarsi in fatalismo.

Nel frattempo ci lascia un 68enne di Telese Terme. La situazione all’Ospedale ‘San Pio’ – unico nosocomio pubblico in provincia attrezzato a ricevere pazienti Covid (quanto ci sarebbe da scrivere su questo!) – non è certo delle migliori tra terapie intensive occupate e necessità di aumentare i posti letto. La campagna vaccinale, per usare un eufemismo, stenta a decollare. E il trito balletto su aperture/chiusure assomiglia sempre di più a una liturgia ridotta a pura esteriorità. 

E forse, a ben guardare, in tale situazione l’assuefazione e il fatalismo non sono altro che strenui meccanismi di difesa. 

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