La pandemia da Covid-19 ha stravolto tutto, anche le tradizioni sono state messe a dura prova quest’anno. La differenza sta nel fatto che se le tradizioni non si tramandano vanno perse ed il nostro patrimonio culturale muore lentamente e inesorabilmente.
Da oggi, 16 dicembre, mancano solo nove giorni a Natale, la festa più sentita dalla gente. Di tradizioni natalizie l’Italia è piena, ogni anno si assiste alla divisione tra i fautori del classico panettone milanese e gli amanti del pandoro veronese. Tradizione amplificate nel Mezzogiorno, basti pensare al “cardone” beneventano, un “patrimonio Unesco” per i sanniti, o ai roccocò che hanno il loro perché sulle tavole partenopee. Abbandonata la tavola come non menzionare la via dei presepi di San Gregorio Armeno a Napoli, una stradina stretta e lunga all’incirca 300 metri che attira gente da tutto il mondo. Questo è il Natale degli italiani, un periodo dell’anno dove il tempo sembra un ciclo continuo e guai a chi interrompere questa ciclicità.
Il Covid-19 ha ridimensionato la festa, in molti non potranno tonare a casa e riabbracciare i loro cari e non ci saranno brindisi nelle piazze. Ce lo dicono le regole, ce lo impone il rispetto per le vittime.
Ci sono tradizioni, però, che anno dopo anno fanno sempre più fatica ad attecchire soprattutto tra i giovani. Tradizioni, per l’appunto, come quella che ha inizio proprio oggi con gli zampognari che, in 9 giorni, allietano l’atmosfera con canzoni liturgiche, annunciando la nascita di Gesù.
Quella della “novena di Natale” è una tradizione che si tramanda di generazione in generazione, anche se gli “Zampognari 2.0” non usano necessariamente zampogna e ciaramella per accompagnare le strofe della canzone, preferendo principalmente la fisarmonica e l’organetto. In nove giorni bussano alle porte di casa e suonano, intonando ogni giorno una strofa in più, fino al suo completamento.
E’una tradizione, quella della “Novena di Natale”, che si vuole cercare di mantenere e tramandare anche in queste festività segnate dal covid. Gli zampognari non creano assembramenti, avranno tutti la mascherina e manterranno il distanziamento durante il loro girovagare. Che piaccia o no, fanno parte della tradizione. L’invito, magari, è quello di fare foto e video e di postarli in rete, condividendo con tutti questi momenti per trasmettere un pizzico di atmosfera natalizia in ogni casa.