Benevento – Soltanto un mese fa il Sannio si trovava a fare i conti con i dati più alti dell’epidemia. Lo scorso 18 aprile erano 146 gli “attualmente positivi” dell’intera provincia, numero mai superato nel corso delle successive settimane. Dal giorno seguente iniziò a registrarsi, gradualmente, l’auspicato calo che ha permesso al territorio di approcciare alla fase 2 con rinnovato ottimismo.
Il senso di responsabilità dei cittadini sanniti ha fatto sì che la provincia rimanesse ben distante dai riscontri regionali. Dalla data del primo caso ad oggi, il Sannio ha toccato quota 199 positivi, numero che contribuisce solo in minima parte al raggiungimento della quota campana di 4.695 contagiati (ultimo aggiornamento di ieri ndr.).
Sono diverse le date che hanno caratterizzato l’epidemia di Covid-19 nel nostro territorio. La prima, ovviamente, coincide con quel 28 febbraio che segnò la comparsa ufficiale del primo caso beneventano. Fu quel giorno, infatti, che risultò positivo il tampone a cui fu sottoposto un giovane di Guardia Sanframondi da poco rientrato dal nord. La vera impennata si registrò però tra il 27 marzo e il 6 aprile in concomitanza con l’esplosione del focolaio di Villa Margherita, un caso ancora tutto da chiarire. Se il 27 marzo i positivi al Covid-19 in provincia erano soltanto 14, nel giro di dieci giorni fu toccata quota 101.
Di conseguenza, l’8 aprile è stato il giorno in cui il San Pio ha raggiunto il numero massimo di ricoveri, 41, dovuto a un cospicuo numero di pazienti legati alla clinica privata. I numeri relativi ai contagi sono saliti fino al 18 aprile toccando 146 pazienti (di cui, quel giorno, 33 erano ricoverati in ospedale). L’Asl di Benevento dal giorno seguente iniziò a dare comunicazione anche dei guariti, in costante aumento nelle ultime settimane.
E a proposito di questo, particolarmente indicativa risulta la data di venerdì 8 maggio, prima volta in assoluto dallo scoppio dell’epidemia in cui il numero di guariti (98) superò quello degli attualmente positivi (76). In un momento drammatico non vanno comunque dimenticate le vittime legate al covid-19, che sono state 16.
Istituzioni e autorità negli ultimi giorni hanno rivolto la loro attenzione soprattutto ai rientri dal nord e alle aperture a singhiozzo varate dal governo con l’ausilio delle regioni. Nonostante una ritrovata libertà (seppur parziale) il Sannio ha finora retto benissimo l’urto. Merito di un sentimento civico che possiamo definire comune, a dispetto del comportamento indecoroso di alcuni – fortunatamente pochi – che neanche in certi momenti riescono a dissociarsi dalle loro pessime abitudini. E’ proprio il caso di dirlo, isolateli.
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