Consulta delle donne, Furno: “Abbiamo acceso i riflettori sulla parità di genere”

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Benevento- “Abbiamo acceso i riflettori sulla parità di genere ed abbiamo colorato la città”. 
Queste le parole di Sara Furno, presidente della Consulta comunale delle donne, nel riassumere nella Sala Consiliare di Palazzo Mosti a consuntivo delle attività dell’organismo.

La Consulta ha promosso una nuova sensibilità sui temi della parità uomo-donna impegnando tutti i cittadini su una nuova cultura che cancelli la misoginia. Insieme alla Furno, presente anche Patrizia Callaro consigliere delegata alle Pari Opportunità e il sindaco Clemente Mastella. A riprova del lavoro svolto, Furno ha ricordato l’installazione dei parcheggi rosa e cioè gli stalli riservati alle auto condotte da donne in gravidanza e le panchine rosse contro l’aberrazione dei femminicidi di cui sono piene le cronache nere in tutta Italia.

Furno ha ricordato con indignazione l’atto vandalico perpetrato da ignoti contro la panchina rossa. Il Sindaco Clemente Mastella, ha convenuto con la Presidente Furno sulla necessità di lavorare a lungo sulla parità di genere, ma ha rivendicato i meriti della sua amministrazione sulla delicata tematica: “Abbiamo per la prima volta introdotto nel dibattito politico locale il tema della parità di genere” ha commentato Mastella. La presidente ha ricordato come il Covid abbia rallentato ma non bloccato l’iniziativa della consulta istituita nel 2017: “Eravamo partiti alla grande con tantissimi eventi con cittadini e associazioni per focalizzare il tema della parità di genere. Non ci siamo fermati, non ci siamo arrese. La violenza contro le donne è ormai una piaga sociale continua”.

Quindi ha aggiunto: “Occorre continuare alla sensibilizzazione, all’educazione, alla parità al rispetto. Grazie alla Consulta abbiamo portato al centro questa tematica.” La consigliera Callaro estremamente soddisfatta del lavoro svolto insieme alla Consulta ha detto: “Ho potuto veder  soprattutto nei primi mesi di pandemia come si registrassero fenomeni violenti ai danni delle donne con violenza domestica. Purtroppo il Covid ci ha rallentato, avevamo puntato ad un centro d’ascolto per le donne e  purtroppo non è ci è stato tempo. Speriamo di poterlo fare in futuro” .

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