Consiglio Provinciale, via libera alla conferma delle società partecipate

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Benevento – Insediato il nuovo Consiglio Provinciale. Al debutto il nuovo parlamentino della Rocca Dei Rettori, con l’assenza del consigliere di opposizione Raffaele De Longis eletto con “Alternativa per il Sannio”, si è registrata qualche schermaglia politica e qualche scintilla tra gli schieramenti allorché all’esordio il Consigliere Giuseppe Ruggiero di “Alternativa per il Sannio” ha chiesto di sapere se il Consigliere Antonio Capuano, eletto con “Noi di Centro” facesse ancora parte del Consiglio di Amministrazione della Società partecipata Asea o si fosse dimesso.

Lo scontro tra un’ala del PD e i Consiglieri che riconoscono come leader Clemente Mastella, ha consentito di accertare, tra le polemiche, che lo stesso Capuano si è effettivamente dimesso dalla carica. In generale, però, si è registrata unanimità sulla partita più importante che era in gioco oggi e cioé la conferma della persistenza delle partecipazioni della Provincia ad alcune Società di servizi. Dopo una lunga ed anche appassionata discussione è stata approvata l’analisi dell’assetto complessivo delle società partecipate della Provincia di Benevento per l’anno 2020: è stato di fatto accertato che si tratta di una fornitura servizi pubblici che per la Provincia sono irrinunciabili e che quindi come per legge vanno mantenuti. Il discorso svolto in Aula dal consigliere Claudio Cataudo per “Centro Destra Unito”, è stato molto ampio ed articolato, quasi un vero e proprio programma di governo che ha toccato anche le prossime scadenze elettorali, ovvero l’elezione del Presidente della Provincia nel prossimo autunno, non disdegnando temi forti quali la sanità, i rifiuti, il dissesto idrologico. Dal canto suo il Consigliere Alfonso Ciervo di Essere Democratici ha sottolineato il rilievo della questione sanitaria con l’ospedale di Sant’Agata dei Goti ed il tema della depurazione dei fiumi.   Dicevamo della polemica, poi rientrata, lanciata da Ruggiero circa le dimissioni come consigliere di Asea di  Capuano, atto che era discrimine della compatibilità di quest’ultimo quale Consigliere.

“Immaginiamo che siano avvenute – ha detto Ruggiero – ma non ci sono agli atti”. Pronta la risposta del neo consigliere di maggioranza di Noi do Centro: “lo rassicuro di aver presentato le mie dimissioni. Ha quindi preso la parola Il Presidente Nino Lombardi ha cercato di smussare la polemica: ” Dovrà esserci un clima di serenità e non in un clima d’ansia. Il nostro è un ente intermedio tra i più importanti dove non c’è l’area metropolitana. Dobbiamo dunque essere pronti nella fase della riprogrammazione e nel lavoro producendo atti.” Per quanto riguarda proprio l’Asea, Il Presidente Lombardi ha riconosciuto che la gestione della diga di Campolattaro, una delle principali attività dell”Asea ha creato problemi all’ente soprattutto di ordine finanziario: “La diga di Campolattaro finora ha eroso solo risorse. Ma finalmente la Giunta regionale il 28 dicembre scorso ha deliberato del potenziamento e potabilizzazione per l’area del beneventano così assicurando la ricaduta sul territorio. Si tratta di un mega investimento da oltre 480 milioni di euro co-finanziaro dallo Stato: una pioggia di risorse che avrà ricadute per i servizi acquedottistici e per la crescita del territorio. Lo stesso vale anche per il secondo ramo di attività dell’Asea ovvero il controllo delle caldaie per i cittadini della provincia ed ora anche per il comune di Benevento”.

Lombardi poi ha affrontato anche altri argomenti, rispondendo alle sollecitazioni che gli sono venute dagli esponenti di maggioranza e di opposizione in Consiglio. In particolare si è occupato della spinosa vicenda dei rifiuti, ancora irrisolta dopo decenni.: “Noi con gli atti  dobbiamo agire sui problemi a cominciare a quello dei rifiuti. Forse arrivare ad un impianto da 50mila tonnellate ma bisogna farlo così come rimettere in funzione lo Stir di Casalduni.” Sul tema delle Società partecipate che impegnano risorse finanziarie dell’Ente a relazionare è stato il dirigente Nicola Boccalone: “la Samte è una società che dobbiamo continuare a tenere in piedi sebbene in liquidazione, perché è affidataria di servizi assegnati dalla legge. Dall’analisi non è emersa la necessità di una riorganizzazione e quindi è confermata tecnicamente la gestione dei servizi attraverso questo impianto societario”. Ruggiero ha riconosciuto coraggiosa la delibera sui rifiuti sullo Stir di Casalduni adottata dal presidente Lombardi pochi giorni or sono: “Anche noi abbiamo chiesto di essere delegati alla realizzazione di un impianto per l’umido ed i reflui zootecnici. Deve terminare che il nostro rifiuto pur essendo il più differenziato sia quello che costa di più. Dobbiamo trovare una sintesi sulla perequazione. Ato e Provincia non possono non confrontarsi.”

Sulla Società Sannio Europa il consigliere ha detto: “penso debba avere una impostazione completamente diversa. Siamo in grado di creare uno strumento non obsoleti. La prospettiva è quella di lavorare sulla programmazione del territorio. Non alla gestione dell’ordinario. Anche per il centrodestra Cataudo ha spiegato: “Nessuno le rinnega le partecipate. Ma abbiamo bisogno del rendiconto e che le strutture sui rendiconti relazionassero al Consiglio su ogni singola partecipata. Oggi decidiamo che debbano continuare a vivere ma senza sapere che cosa abbiano fatto”. Per Noi di Centro Nascenzio Iannace ha esortato: “loro hanno il dovere di rendicontare per consentire a noi di dare un giudizio.” Per Essere Democratici Alfonso Ciervo è necessario orientare gli obiettivi strategici e valutare poi la loro produttività”. Il secondo punto è stato quindi votato all’unanimità. 

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