Benevento – Tra violenti scrosci di pioggia e tuoni è stato un successo. Il Campo Coni di via Duca D’Aosta è tornato al centro dell’attenzione generale grazie alla Gesesa, società che gestisce il servizio idrico in città. Sono stati raccolti 20mila Euro e numerose quote di cinque per mille, il cui valore complessivo è ancora da quantificare. Risorse che saranno devolute al ripristino della pista di atletica leggera.
La Prima Olimpiade dei dipendenti della Gesesa, iniziativa promossa proprio nel glorioso campo di atletica leggera sito a pochi passi dallo Stadio “Ciro Vigorito” al Rione Libertà, ha portato nella struttura atleti amatoriali, giornalisti, appassionati di atletica leggera, rappresentanti di Federazioni sportive, semplici cittadini e, soprattutto, l’atleta olimpico Teodorico Caporaso. Il messaggio della Gesesa è dunque passato con successo: “occorre salvare e riportare agli antichi splendori il campo di atletica leggera che negli anni trascorsi ha permesso a tanti atleti sanniti si calcare il proscenio sportivo nazionale”.
All’olimpiade è stato eseguito anche l’inno nazionale cantato dalla brava Marcella Parziale dell’Accademia Santa Sofia. Per il Comune presente il presidente Giovanni Zanone, presidente Commissione comunale Affari istituzionali. Presente anche l’anima di questo sport , Gianni Caruso il quale ha sottolineato: “Questa è casa vostra. La speranza è quella di salvare questa struttura. E’ un’offesa umana abbandonarla al suo destino”.
Oggi la struttura presenta gravi e visibili segni di “vecchiaia”. Acquistata dalla Provincia alcuni anni fa, rilevata dal Coni proprio per salvarla dal degrado, l’operazione di recupero è però incappata nelle difficoltà operative delle Province, che hanno rischiato di essere addirittura cancellate e che hanno comunque dovuto rinunciare a decine di milioni di Euro di risorse dal loro stesso Bilancio.
Insomma, dalla Rocca dei Rettori non hanno potuto fare nulla per recuperare la pista di atletica. Ed ecco dunque l’idea della Gesesa di salvare con una manifestazione pubblica amatoriale il campo. E’ stato l’amministratore delegato dell’Azienda, Piero Ferrari, a coinvolgere dipendenti e a ridare nuova linfa e nuove speranze all’impianto.
Alla Olimpiade era presente, in rappresentanza della Provincia, il responsabile della Gestione del Patrimonio dell’Ente, Michelantonio Panarese. Questi ha ricordato come la Provincia abbia partecipato al cosiddetto “Bando delle Periferie“, cioè alla presentazione di progetti di recupero o alla costruzione di strutture pubbliche finalizzate a dare nuove possibilità di socializzazione e di incontro specie per i giovani.
La Provincia ha presentato un progetto per il valore di un milione di Euro che saranno impiegati per recuperare la struttura sportiva. Panarese ha anche riferito che purtroppo l’impianto (a differenza del vicino PalaTedeschi) non è entrato nel novero delle strutture che il prossimo anno ospiteranno le gare della Universiadi e che occorrono 600 mila euro per rifare la sola pista.
Ferrari ha sottolineato: “Continuiamo con opere del genere per aiutare l’intera comunità. Il recupero del campo Coni vuole essere una sollecitazione, uno sprone e una forma di sensibilizzazione verso l’intero Sannio, in modo da non sciupare il grande patrimonio che il territorio possiede”. L’amministratore ha detto che la pista, una volta sistemata, potrà essere ancora utile per i giovani podisti sanniti: “Lo sport è crescita e aggregazione. L’impianto è bellissimo e si trova dentro la città”.
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