Benevento- Primo approccio tra la Confindustria del presidente Filippo Liverini e le Organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl r Uil questo pomeriggio in piazza Colonna nella ‘casa’ degli imprenditori.
Dopo due anni dall’insediamento del managament di Confindustria oggi c’è stato l’annunciato e anche invocato proficuo summit tra le parti per discutere sul da farsi rispetto alla perdurante crisi economica in atto nel Sannio.
Proprio la Cgil, il primo maggio scorso, aveva lanciato un appelloa Liverini e al sindaco del capoluogo Clemente Mastella affinché i rappresentanti dei lavoratori e degli imprenditori finalmente si ritrovassero attorno ad un tavolo per parlare dei problemi dello sviluppo locale. Invito accolto, dunque, dal leader degli industriali sanniti.
E lungo è l’elenco delle criticità poste sul tavolo, a partire dai dati della disoccupazione, in particolare quella giovanile.
Lo ha sottollineato Luigi Simeone della Uil Avellino Benevento: “L’emergenza vera in questo territorio è la desertificazione sociale con lo spopolamento dei centri minori”. Il trend è assolutamente negativo su questo punto da tempo. Un saldo negativo nel ritmo nascite-morti che va ad aggiungersi alla continua emorragia di energie giovani verso il nord o verso l’estero e il sempre maggiore invecchiamento della popolazione: ” Se non si inverte la tendenza nel giro di dieci anni Benevento scomparirà” – ha chiosato Simeone.
Positivo il commento all’incontro della segretaria della Cgil Rosita Galdiero: “Finalmente si è aperto un dialogo. L’auspicio è arrivare al più presto alla costituzione di un tavolo permanente di confronto dove affrontare le emergenze e pianificare lo sviluppo”.
Presente anche Mario Melchionna segretario della Cisl Avellino Benevento che ha rimarcato: “Occorre mettere in campo azioni mirate per lo sviluppo e occupazione del Sannio. Siamo obbligati a dare risposte ai cittadini per questo territorio. Ma da Melchionna è arrivato anche un duro commento sull’incapacità della Regione Campania di cogliere le occasioni fornite dall’Europa: “La Campania è una delle ultime regioni per capacità di spesa delle risorse europee. Ma siamo abituati solo a piangere invece di rimboccarci le maniche “