Home Benevento Attualità Benevento Confesercenti e ambulanti protestano dal Prefetto: “Riaprite le attività” (FOTO)

Confesercenti e ambulanti protestano dal Prefetto: “Riaprite le attività” (FOTO)

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Benevento- Prosegue la protesta degli operatori del commercio contro le chiusure imposte dalla lotta al Covid 19. Dopo la sfilata dei mezzi degli ambulanti per le vie della città e la loro sosta presso i centri commerciali nella giornata di ieri, questa mattina al termine di un presidio davanti al Palazzo del Governo, una delegazione di commercianti  è stata ricevuta dal Prefetto Carlo Torlontano. Un flash mob però era stato organizzato sempre davanti al Palazzo del Governo dagli ambulanti dei mercati rionali  che hanno anche voluto dispiegare una grande bandiera tricolore. 

I commercianti, ricevuti dal Prefetto, gli hanno rappresentato le ragioni della loro protesta: le chiusure, a loro dire, sono irragionevoli visto che alcuni esercizi sono comunque aperti al pubblico; il danno economico per il settore è enorme; i ristori non arrivano e se arrivano costituiscono una misura del tutto inadeguata ed anzi umiliante per gli operatori; il 30% delle partite Iva, dopo un anno di stop, è ormai stato spazzato via da ogni possibilità di risollevare le saracinesche. 

La Confesercenti ha consegnato al Prefetto un documento unitario a livello nazionale per affermare che si valuti la dimensione demografica di ogni singolo territorio e valutare quali siano i casi in ogni Asl di riferimento. Alviggi è stato chiaro: “Paghiamo il misfatto napoletano e partenopeo. Siamo sotto l’Rt nazionale. Perché dobbiamo essere puniti?. Serviva la diversificazione territoriale. Gli amministratori comunali facciano qualcosa”.

Poi ha attaccato il Governo: “Abbiamo 800 deputati che non si sono importati assolutamente della nostra categoria, dei lavoratori autonomi e delle  partita Iva. Hanno creato assurde differenziazioni di Codice Ateco.  Dopo un anno siamo ancora al punto di partenza. I ristori mancano. Attività chiuse da oltre 100 giorni. Siamo rimasti chiusi a Natale, non abbiamo ricevuto nessuna sospensione di alcuna tassa e non abbiamo avuto un euro. Non capiamo il perchè alcune attività possono restare aperte e quindi non potrebbero contagiare nessuno e le nostre invece sarebbero portatori di contagio. Ci eravamo attenuti al protocollo e comprato ogni dispositivo di sicurezza. Comprato il plexiglass abbiamo fatto la disinfestazione e altro ancora. Improvvisamente siamo stati ritenuti untori e dovevamo chiudere. Vorrei vedere se un dipendente pubblico fosse stato senza lo stipendio per un mese che sarebbe successo. A noi ci hanno tolto un anno di vita, hanno bruciato attività commerciali e oltre 300 partite Iva nel Sannio non apriranno più. L’allarme è sociale. Da adesso inizia un periodo di nuova emergenza”.

Il Prefetto Torlontano al termine dell’incontro ha detto: “Loro auspicano una riapertura e di poter lavorare e farlo in sicurezza. Hanno consegnato un documento che noi trasmetteremo a Roma e veicolare le loro istanze. Il sindaco ha dato nei giorni scorsi rassicurazioni. So che c’è stata un’apertura nei loro confronti, vedremo. Il Governo è già al lavoro per aiutarli. Saranno misure ad ampio respiro. Qualcosa arriverà”.

 
 
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