Conferenza dei Sindaci e l’esame del nuovo atto aziendale del “Rummo”

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Nella mattinata di oggi, la Conferenza dei Sindaci della provincia sannita ha affrontato l’esame del nuovo Atto Aziendale dell’A.O. “G. Rummo”, approvato con delibera del Direttore Generale n. 212 del 30 marzo 2018. Nell’occasione, il manager dott. Renato Pizzuti ha avuto modo di illustrare ai primi cittadini le linee direttrici del documento programmatico e di smentire alcune voci, che da qualche tempo circolano in ordine ad un presunto ridimensionamento delle strutture ospedaliere pubbliche del territorio.

Dopo aver ricordato che l’accorpamento col Rummo del Presidio Ospedaliero “Sant’Alfonso Maria dei Liguori” di Sant’Agata dei Goti, contemplato dal DCA n. 54/2017, col progetto di riconversione in Polo Oncologico di alta specializzazione, mentre ha consentito allo stesso di fuggire il rischio di una possibile soppressione, ha portato nel contempo al mantenimento per l’A.O.R.N. della classificazione di DEA di II livello e alla trasformazione del locale Pronto Soccorso in Punto di Primo Intervento.

Quest’ultima circostanza, lungi dal far perdere, come ordinaria conseguenza, al Plesso Ospedaliero Santagatese le Unità Operative di Chirurgia Generale, Medicina Generale, Terapia Intensiva, ed i Servizi di Radiologia e Laboratorio Analisi, con l’ulteriore aggiunta delle Discipline di Riabilitazione e Lungodegenza consentirà di realizzare un Punto di Primo Intervento che, di fatto, garantirà lo stesso livello di assistenza nell’emergenza dell’attuale Pronto Soccorso, anche in virtù del contemporaneo rafforzamento delle maglie dell’emergenza sul territorio provinciale .

Il Direttore Pizzuti ha, poi, precisato che l’Atto Aziendale approvato discende direttamente e dettagliatamente dal Piano Ospedaliero Regionale, di cui al DCA n. 8/2018, che definisce il numero dei posti letto e la loro dislocazione sul territorio. Solo la piena realizzazione dell’Atto Aziendale con la contemporanea riconversione del Presidio di Sant’Agata potrà consentire all’A.O. Rummo di mantenere i parametri che la vedono quale unica azienda ospedaliera in Campania a non aver dovuto far ricorso al Piano di efficientamento e di conservare, conseguentemente, il DEA di II livello.

 

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