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La Coldiretti celebra la Festa del Ringraziamento: “I doni della terra sono fonte di vita”

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Benevento – Pandemia ed eventi climatici. Questi due eventi hanno catalizzato l’attenzione della manifestazione della Coldiretti che, questa mattina, ha celebrato la Festa del ringraziamento con una Messa in Duomo celebrata dall’Arcivescovo mons. Felice Accrocca.

Un evento sempre molto atteso dal mondo dell’agricoltura, ma quest’anno ovviamente si carica di un significato particolare, che nell’Omelia mons. Accrocca ha voluto ricordare con forza: “Anche in situazioni difficili noi dobbiamo sempre ringraziare Dio. Dio non ci tradisce mai, siamo noi che dobbiamo avere fede in Lui”.

Poco prima del termine della cerimonia religiosa, nel momento tradizionale della consegna dei doni dei frutti della terra da parte di tanti operatori della Coldiretti all’Arcivescovo, lo stesso Gennarino Masiello, Vice Presidente nazionale della Coldiretti, ha voluto ricordare che il mondo dell’agricoltura è un comparto essenziale per la vita di tutta la collettività e che il mondo agricolo è in prima linea quotidianamente per confermare la capacità della terra di donare la vita all’uomo.

In questa stessa ottica, ha proseguito Masiello, si collocano gli operatori della sanità che stanno soffrendo moltissimo in questo periodo di pandemia per lottare per assicurare la vita degli altri esseri umani: da qui l’idea della Coldiretti di consegnare all’Arcivescovo anche una piccola statua che riproduce un infermiere al lavoro, una categoria di persone che, come i contadini, sembrano essere collocati un po’ nelle retrovie della società civile. Al termine della celebrazione abbiamo intervistato Gennaro Masiello che ha sottolineato: “E’ stato scuramente un anno particolarmente difficile. Nei due lockdown avuti le attività si sono fermate ma l’agricoltura no, e ha sostenuto costi elevati. Abbiamo avuto difficoltà legate alle relazioni di mercato delle piccole e medie imprese con la ristorazione”.

Quindi ha aggiunto: “La giornata di oggi è importante, abbiamo bisogno di fede, speranza ma anche capacità di reagire. Il nostro mondo non si è mai fermato nel suo lavoro. nel suo carattere, nella sua determinazione e generosità. Non abbiamo mai fatto  mancare il contributo al nostro paese”.  

Infine ha concluso: “E’ un anno difficile, speriamo che i vaccini possano almeno contenere le paure. Il mondo è cambiato. Occorre un grande lavoro”. 

 

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