Benevento – Di stagioni ne sono passate ben nove da quel maledetto 21 giugno del 2009. Una ferita indelebile nella mente di chi ha sempre avuto il Benevento nel cuore e rimarginatasi solo in questi ultimi anni, compiendo il doppio salto dalla Lega Pro alla serie A, vivendo per una sola stagione quella B tanto desiderata. Benevento–Crotone, in programma domenica prossima, sarà una gara particolare per tante ragioni. Le due “nemiche” si ritroveranno di nuovo faccia a faccia nel Sannio, in palio ci saranno punti determinanti per la salvezza e i tifosi hanno già annunciato di voler ricordare Carmelo Imbriani. Una domenica di emozioni che Giampiero Clemente prova ad anticipare, lui che è passato dalla delusione di nove anni fa fino alla soddisfazione di vedere la Strega volare nell’olimpo del calcio.
Si ripropone Benevento-Crotone. Di quella finale della stagione 2008/09 che ricordi conservi?
“Sicuramente i ricordi vanno divisi a metà. E’ normale che non aver raggiunto l’obiettivo Serie B nella la gara di ritorno e non poterla giocare per me rimane un ricordo negativo. Se dovessi fermarmi alla gara d’andata, dove sono riuscito a siglare il gol del pareggio a pochi minuti dalla fine, con mezza Serie B in tasca, sicuramente è stata un’emozione indelebile. Purtroppo nel ritorno le cose non sono andate come ci aspettavamo. Il calcio è così”.
La storia è cambiata, il Benevento si è ripreso quello che gli era stato tolto e adesso si ritrova in Serie A. Stai seguendo i giallorossi?
Seguirai la partita? Per chi tiferai e ci fai un pronostico?
“Tiferò Benevento sicuramente, non ho nessun legame con Crotone anzi potrebbe essere una piccola vendetta calcistica a distanza di anni. Mi auguro possa essere una bella partita e mi piacerebbe che segnasse Coda, magari con una doppietta. Risultato finale 2 a 0”.
Quello del 2008/09 era anche il Benevento di Carmelo Imbriani. E’ da poco uscito il Docufilm e sabato scorso avrebbe compiuto 42 anni. Un pensiero per l’indimenticato capitano?
“Il ricordo di Carmelo è splendido, sembra banale parlare bene di lui ma a prescindere da tutto è stata una persona eccezionale. Abbiamo avuto la fortuna di giocare diversi anni insieme a Benevento, gli sono stato vicino per un periodo della sua malattia perchè veniva spesso a Perugia e in quel periodo io giocavo li e mi piaceva andarlo a trovare. Purtroppo quello che è accaduto a questo ragazzo è una disgrazia enorme, lo porterò sempre nel mio cuore”.