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Un cittadino a Mastella: “La città è uno schifo”. E il Sindaco risponde così (VIDEO)

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Benevento – Un siparietto simpatico sulla questione rifiuti, ma anche uno spunto di riflessione interessante. Questa mattina presso la chiesa del Sacro Cuore è stato ‘celebrato’ l’anniversario del comitato di quartiere ‘Cappuccini/Atlantici/Mellusi’ con la partecipazione del Sindaco Clemente Mastella (qui il suo bilancio sui vari temi del capoluogo), imbeccato da alcune domande giunte dalla platea sui problemi della città. Un cittadino, in particolare, ha messo in risalto come ai tempi della sua gioventù, nonostante la presenza di animali per le strade del centro, le condizioni igieniche fossero migliori rispetto a quelle attuali: “Quando uscivamo la mattina la città era pulitissima, eppure c’erano gli animali per strada e non le automobili. Ora invece è proprio uno schifo, non si può camminare. A parte che c’è immondizia, ma oltre quella anche gli alberi sui marciapiedi. Con i mezzi a disposizione oggi non ci vorrebbe niente a cambiare le cose, e invece nessuno fa nulla”. 

La risposta del Sindaco, basata sul cambiamento dei tempi, è stata dai toni pacati: “Deve considerare che rispetto all’epoca il numero di rifiuti pro capite è aumentato. Si produce molto di più perché per fortuna è migliorata la qualità della vita. La gente sta meglio, smaltisce di più perché mangia di più. Anche io ho espresso le mie rimostranze rispetto all’Asia, anche se va detto che il dato sulla differenziata è positivo. Abbiamo messo telecamere, abbiamo sanzionato 150 persone finora e vogliamo continuare a sanzionarle sul piano penale. Non è possibile che c’è chi viene da fuori per sversare rifiuti, e lo fanno anche bar e ristoranti lo fanno. Ci sono farabutti che fanno questo e io stesso ho fermato una signora di San Leucio che depositava i suoi rifiuti a Benevento”. 

Poi l’attenzione si è spostata sugli Stir: “Viviamo una situazione drammatica in tutta la Campania. Ciò che è accaduto a Casalduni ha fatto sì che i nostri rifiuti debbano essere smaltite fuori dal territorio, con ritardi di settimane o mesi. Avremo e vivremo un’emergenza. Purtroppo è questa la realtà in cui viviamo ai giorni nostri”. 

 

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