Benevento – I commenti e le parodie allo spot ideato dal direttore artistico della XXXVIII Città Spettacolo, Renato Giordano, continuano ad imperversare sui social e tra gli addetti ai lavori: attori, registi, operatori culturali e appassionati. L’ultima opera in ordine di tempo è stata realizzata dal regista e attore beneventano Peppe Fonzo (è possibile vederla nel video correlato).
Peppe, un commento secco sullo spot di Città Spettacolo
E’ uno spot che rispecchia in toto lo spirito del Festival. Rappresenta in pieno lo stile del suo direttore artistico. Purtroppo è davvero pessimo, ci ridono dietro tutti, da Napoli a Roma. Neanche un villaggio turistico avrebbe potuto fare di peggio.
E il tuo di spot? Qual era l’obiettivo?
Semplicemente essere ironico e ideare una parodia. Anche nel mio spot ce n’è per tutti i gusti: melanzane, peperoni, zucchine, vino, formaggio. Il tutto doveva essere il più casereccio possibile per rispecchiare l’animo pecoreccio da sagra di paese. Tra l’altro io amo le sagre ma il Festival di Città Spettacolo dovrebbe meritare maggiore rispetto.
Ma davvero non c’è nulla da salvare nel cartellone di questa edizione?
Non posso esprimermi ora ma lo farò dopo aver assistito a qualche spettacolo. Alcuni nomi come Barbara Chiappini o Deborah Caprioglio non hanno nulla a che vedere con Città Spettacolo. Se lo spot vuole essere indicativo di ciò che verrà poi rappresentato, non sono molto ottimista. Sul tema operatori culturali cittadini e la critica che Giordano lancia vorrei dire che ci vuole più coraggio a restare qui e cercare di costruire qualcosa in città e nei “teatrini” off. Giordano torna a Benevento solo quando ci sono i Mastella.
Non credi che le passate edizioni fossero davvero diventate troppo elitarie o comunque di nicchia?
Sinceramente credo che il Festival sia morto 4 anni fa quando non si è avuto il coraggio di spingere su determinate scelte e decidere, invece, di tenerlo in vita con un accanimento terapeutico inutile. Non bisogna nemmeno dire che 150mila euro per allestire una buona Città Spettacolo siano pochi. Il declino è inesorabile e per farlo rinascere credo che debba essere totalmente riformato.
Accetteresti il posto di direttore artistico della prossima edizione di Città Spettacolo?
Non ho ambizioni di questo genere però lavorerei per la cosa pubblica senza guardare ai colori politici ma solo ai progetti. Se ci fossero le condizioni per garantire a compagnie ed artisti locali una paga degna e la libertà di scelta sul piano artistico lo farei sicuramente. Mettere insieme qualcosa che attragga appassionati e non. Non è cultura ma è intrattenimento; questo è l’assessorato all’intrattenimento
Ultima domanda. Sei più intellettuale di Renzo Arbore?
Sinceramente credo davvero che Renzo Arbore abbia una grandissima cultura musicale e sia un grande intellettuale. Non è una battuta. Il problema è: cosa farà? Mi stai vendendo del pane mortadella per prodotto enogastronomico di qualità e non è giusto. E comunque mi sento sicuramente più intellettuale di Barbara Chiappini
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