Da Benevento ad Avellino passando per Coverciano. L’ultimo anno di Antonio Chiavelli può racchiudersi in tre tappe. Lasciata la Forza e Coraggio per approdare al settore giovanile irpino in qualità di responsabile e preparatore dei giovani portieri biancoverdi, l’ex estremo difensore del Benevento è riuscito a ritagliarsi uno spazio per integrare il proprio bagaglio di conoscenze mettendo in bacheca l’ultimo e più importante attestato.
“Avellino è stata una bella esperienza, ho avuto modo relazionarmi con un ambiente professionistico e di lavorare con persone preparate che facevano dell’organizzazione la loro arma principale“, racconta lo stesso Chiavelli, “esperienza positiva per la quale ringrazio mister Cioffi per aver pensato a me. Quando è andato via lui ho ritenuto giusto andare anche io. Speravo che il mister potesse approdare alla guida di una formazione in Lega Pro o Serie D, invece è tutto fermo per il momento. In piedi c’è solo la possibilità Virtus Goti, la mia presenza nello staff di Facchino non sarebbe legata a un eventuale ripescaggio in Eccellenza ma il mister mi ha concesso il tempo necessario per valutare diverse situazioni“.
Per “spendere” magari l’esperienza di Coverciano, dove Chiavelli ha svolto un corso di preparatore dei portieri e ha ottenuto l’abilitazione per allenare tra i professionisti, dalla serie A alla C. “Altra bellissima esperienza quella di poter stare fianco a fianco con persone che in carriera hanno calcato i campi di A e di B. Confrontarsi con persone del genere ti fa crescere tanto. Il corso è durato un mese e il relatore è stato Enzo Di Palma, allenatore dei portieri nella nazionale di Prandelli. Le lezioni, poi, sono state tenute da Filippi, preparatore dei portieri alla Juventus, Petrelli, ex Verona, Biffi dell’Atalanta e Di Iorio. Abbiamo presentato una tesi di gruppo e una tesina singola finale. Credo sia stato il mio ultimo corso per il momento, farò qualche aggiornamento e qualche incontro ma questa abilitazione è il top per chi vuole allenare i portieri“.
La certezza per il futuro, intanto, è rappresentata dall’Accademia dei portieri mentre è escluso un ritorno al passato. “Il progetto Accademia, intrapreso con i colleghi Gemma e Luciano, proseguirà sulla linea tracciata lo scorso anno“, conclude Antonio Chiavelli, “Mario si occuperà principalmente dei più piccoli, mentre io e Antonio cureremo i più grandi. Per il momento non c’è niente di fissato, la nostra casa resterà il Mellusi e ci regoleremo in base all’attività della scuola calcio. Penso che da metà settembre saremo operativi, abbiamo già delle riconferme e delle nuove adesioni. Escludo un ritorno alla Forza e Coraggio, chi mi ha sostituito (Luciano ndr) ha svolto un lavoro egregio ed è giusto che prosegua questo percorso“.