O Lucio Lonardo, in quota Forza Italia o un nome della società civile. Per la definizione del candidato sindaco del centrodestra sono queste, oggi, le strade più percorribili. Meno praticabili, invece, le piste – pure emerse e battute nei giorni scorsi – che porterebbero all’ex sindaco Sandro Nicola D’Alessandro o a Nazzareno Orlando.
D’altronde, oltre ai partiti, al tavolo dell’alleanza è seduta anche ‘Benevento Libera’. E se la scelta dovesse ricadere su un profilo espressione della ‘destra storica’ della città, allora anche Luigi Bocchino e Alberto Mignone, i due principali riferimenti dell’associazione, eserciterebbero il diritto di avanzare la propria candidatura.
Sconsigliabile, dunque, introdurre ulteriori elementi di tensione all’interno di una coalizione che già così si tiene in piedi a fatica.
Quanto a Lucio Lonardo, le sue quotazioni restano alte. Molto dipenderà dall’esito del tavolo regionale della coalizione. Ma qui a ingarbugliare la situazione è stato Fratelli d’Italia che ha deciso di lanciare Sergio Rastrelli nella corsa alla successione a Luigi de Magistris. La sensazione, comunque, è che una quadra a Napoli si troverà e che l’indicazione del nome del candidato sindaco, a Benevento, spetterà a Forza Italia. E i berlusconiani sanniti la scelta l’hanno già compiuta. Lucio Lonardo, dunque, resta il favorito.
La vera insidia, per l’ex presidente Asia, proviene dall’esterno. La soluzione di un nome espressione della società civile non è affatto estranea al tavolo del centrodestra. Le attenzioni, in particolare, si sarebbero concentrate su alcuni imprenditori ma sui nomi ovviamente vige la massima segretezza.