Avvincenti e appassionanti, le trame del calciomercato sanno come sfociare nel surreale. Nei mesi estivi, quando la palla smette di rotolare per prendersi una pausa, sono le trattative a tenere incollati gli appassionati a qualsiasi supporto tecnologico. Alcune di queste finiscono per generare abbinamenti esilaranti, come quella che ha visto nella giornata di oggi protagonista il Pisa. Il club toscano si è assicurato le prestazioni di uno degli attaccanti-rivelazione dell’ultima serie C, capace di segnare ben 13 gol in 27 partite con la maglia del Palermo a soli vent’anni. Il cognome? E’ qui la stranezza: Lucca (il nome è Lorenzo), proprio come la città ‘odiata’ dai tifosi pisani, anche se lui è di Moncalieri e nella diatriba in sé c’entra ben poco.
Ne sa qualcosa, in verità, anche il Benevento. L’arrivo di Fabio Caserta (calabrese di Melito di Porto Salvo) rappresenta di per sé una stravaganza per nulla banale, considerata la rivalità con la Casertana che ha vissuto il suo apice nel derby di ritorno del campionato 2015/16, quando i falchetti furono annichiliti al Ciro Vigorito con un sonoro 6-0. Una circostanza che spinse anche alcuni tifosi a modificare diversi cartelli stradali alle porte della città trasformando il nome della città della Reggia in un allegorico ‘Ca6rta’. Per non parlare del direttore sportivo Foggia, il cui cognome evoca un’altra rivalità, in questo caso interregionale.
La sessione estiva di calciomercato in serie B ha riservato ulteriori novità bizzarre. Detto del curioso caso di Vasco Regini, che non poteva che approdare proprio alla Reggina dopo aver chiuso la sua esperienza alla Sampdoria, un’altra curiosità ci porta in Brianza, dove si è verificato di recente l’arrivo del centrocampista Marco Brescianini al Monza. Il classe 2000, per la verità, ai derby è abituato dalla nascita. Originario di Calcinate, provincia di Bergamo, porta un cognome che richiama ai rivali di sempre dell’Atalanta. Senza dimenticare che è giunto alla corte di Stroppa via Milan, società proprietaria del suo cartellino, anch’essa – ovviamente – lombarda.
Bizzarrie che rendono inevitabili citazioni a margine su un passato più o meno recente. Nelle sue ultime esperienze in C la Strega si trovò ad affrontare un Catanzaro all’epoca nelle mani della famiglia Cosentino (tra le due province calabresi c’è forte astio) e pure una Nocerina 2005/2006, che per un periodo fu gestita dal presidente Luigi Benevento. A volte le casualità fanno davvero sorridere.