Benevento – D’ora in avanti, divieto di sosta. Ha riposato abbastanza il Benevento per doversi fermare di nuovo. Due settimane lunghe, infinite, allietate dal solo test prestigioso contro la Roma che si è trasformato in un pomeriggio di festa per il gremito ‘Ciro Vigorito’. Una gara bella da vincere, ma nulla più, perché in palio di punti non ce n’erano. Cristian Bucchi baratterebbe volentieri quel 2-1 con una vittoria certa al ‘Penzo’ di Venezia nel secondo impegno di campionato, ma da quel 6 settembre ha ereditato diverse certezze.
L’unico reparto su cui il tecnico non può fare solido affidamento è attualmente la difesa, caratterizzata da problemi di infermeria; Costa e Tuia non sono al meglio, Antei è ancora in rodaggio, dunque fino all’ultimo i ballottaggi si sprecheranno. Probabile che possa toccare a Billong prendere posto accanto a Volta nel 4-3-3 di partenza, ma qualsiasi verdetto definitivo è rimandato all’immediata vigilia, quando gli allenamenti nelle gambe saranno sufficienti per capire il reale stato dell’arte. Anche sulla corsia sinistra, nonostante una buona vena di Di Chiara nelle prime uscite stagionali, potrebbe toccare a Letizia riprendersi quel posto da titolare che in A fu di sua competenza.
Dalla cintola in su l’allenatore giallorosso potrebbe invece avere problemi di abbondanza. Viola dirigerà le operazioni in cabina di regia, al suo fianco i più accreditati restano Nocerino e Tello. Occhio però a Bandinelli, inseritosi perfettamente negli schemi e pronto a dare un contributo che con il passare delle giornate potrebbe rivelarsi più che mai prezioso. Il centrocampista di proprietà del Sassuolo ha gamba e capacità di inserimento, doti che lo portano spesso a creare anche occasioni da gol come avvenuto in particolar modo contro l’Imolese. Non è un mistero, del resto, che di questo Benevento oltre che i titolari gli avversari guardino quelle che finora sono state le riserve.
Nel tridente offensivo Ricci e Buonaiuto sono due che cambiano passo con semplicità e vantano caratteristiche potenzialmente letali a gara in corso. Ne hanno dato ampia dimostrazione contro il Lecce, in un confronto in cui anche Asencio – nei minuti finali – ci mise tanto del suo per dare la svolta. In coppia con Coda o in alternativa alla punta campana, lo spagnolo è uno che offre alternative a un gioco che ha bisogno, di tanto in tanto, delle opportune scintille. Quelle che erano state soluzioni provenienti dalla panchina nel primo turno potrebbero quindi trasformarsi in probabili titolari in Veneto. L’ultima parola spetterà a Bucchi, che potrebbe prendere alla lettera il consiglio di sciogliere le riserve. E gettarle tutte in campo.
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