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I caschi bianchi festeggiano il patrono. Bosco: “Anche noi in prima linea nella lotta al virus”

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Benevento – “Voi siete in prima. In questi tempi difficili e delicati, il vostro lavoro è quanto mai indispensabili affinché tutti noi possiamo sentirci parte di una vera comunità“. Con queste parole l’assessore regionale alla Sicurezza, Legalità e Immigrazione, Mario Morcone, ha voluto salutare gli uomini e delle donne che vestono la divisa dei Vigili Urbani svolgendo un servizio a favore della comunità. Parole pronunciate durante l’intervento tenuto stamani a Benevento durante le celebrazioni per la festa di San Sebastiano, patrono della Polizia Locale.

Il concetto è stato ribadito con forza dal sindaco Clemente Mastella, il quale ha sottolineato come in atto, negli ultimi tempi, un vero e proprio cambiamento culturale all’interno del corpo. “I Vigili Urbani non fanno più parte ormai di un corpo di polizia sottomesso, ma al contrario costituiscono un corpo che esplica un servizio a favore dei cittadini, come dimostrano soprattutto in questo momento di pandemia“.

Le celebrazioni hanno previsto una Santa Messa presso il Duomo di Benevento, officiata dall’Arcivescovo Felice Accrocca. Presenti il Questore Luigi Bonagura, il comandante della Polizia Stradale Antonio Vetrone, la senatrice Sandra Lonardo e il consigliere regionale Luigi Abbate.

Mons. Accrocca ha voluto sottolineare come bisogna perseguire amore, misericordia e verità durante la propria missione: “Tante volte tenere insieme verità e amore comporta un lungo martirio, proprio come quello di San Sebastiano”.

Il comandante della Polizia Municipale del capoluogo, Fioravante Bosco, ha sottolineato come i Vigili, proprio per essere sempre più presenti tra i cittadini, siano stati duramente colpiti dal contagio al covid-19 e molti agenti abbiano dovuto osservare un periodo di quarantena.

Il servizio è sempre stato garantito ed assicurato”, ha precisato con determinazione il comandante, “abbiamo vissuto un anno difficile e la comunità cittadina ci ha aiutato. I richiami alla responsabilità sono stati ascoltati. La pandemia è difficile da combattere e da abbattere. Abbiamo avuto qualche unità del personale colpito dal virus, ma noi continueremo a fare il nostro lavoro nei prossimi mesi”. Un intervento, quello di Bosco, che si è chiuso con una speranza: “Auspico che a breve vi sia la legge di riforma della Polizia locale, tento conto che la legge n. 65 del 1986, non riconosce più i compiti e le funzioni che nel frattempo si sono accresciute”.

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