Benevento – Sotto la sede Asl di via Oderisio si sono ritrovati alcuni genitori di bimbi affetti da autismo, con loro anche i terapisti. Da gennaio questi operatori non percepiscono lo stipendio per cui molte terapie sono state interrotte.
“Questo – spiegano le mamme – ha causato un danno ai nostri figli, affetti da una patologia che prevede una terapia riabilitativa intensiva e continuativa”.
L’interruzione vorrebbe dire per molti perdere i risultati ottenuti con tanti sacrifici. Lo conferma la rappresentante dei genitori Claudia Nicchiniello di Angsa CAmpania.
“L’Asl di Benevento – ha spiegato – ha pubblicato una delibera del 27 dicembre 2017 recependo le indicazioni della legge regionale sull’autismo ed ha istituito una short list di operatori per seguire i bambini a scuola a casa e negli ambiente di vita. Questo vuol dire che delle quattro ore di assistenza assicurate dall’Asl due si svolgono in luoghi in cui il bambino interagisce con gli altri. Questo perché i nostri figli devono imparare prima di tutto a relazionarsi con gli altri. Il bambino non parla non perché non lo sa fare, ma perché non vuole farlo”. Per questo motivo il lavoro svolto dagli operatori è fondamentale, e l’Asl ha il dovere di trovare un modo per pagarli così come ha provveduto per i centri riabilitativi”.
Molti degli operatori consapevoli dell’importanza che rivestono le loro terapie stanno continuando a lavorare nonostante non siano retribuiti. Lo confermano due operatrici, Marianna Iarossi e Marianna Lucariello. “Proseguiamo a fare il nostro dovere, il bambino autistico ha bisogno delle terapie altrimenti perde tutti i miglioramenti e deve iniziare tutto d’accapo oltre a non acquisire nuove abilità, Per questo stiamo continuando a lavorare”.
AGGIORNAMENTO: Una rappresentanza di genitori è stata ricevuta dal direttore dell’Asl Picker. “Per procedere al pagamento dei primi tre mesi (gennaio, febbraio, marzo)- ha spiegato Nicchiniello – dal momento che l’Asl ha ancora bisogno di sistemare la situazione da un punto di vista amministrativo, i rimborsi saranno dati alle famiglie che pagheranno a loro volto gli operatori. Mentre entro il 31 luglio sarà avviata la procedura definitiva di pagamento ai terapisti”.