Benevento – La settimana cruciale per il Benevento si chiude nel peggiore dei modi. La Strega stecca quello che era considerato un crocevia fondamentale della stagione. Al “Ciro Vigorito”, dove la vittoria manca da dicembre, passa anche l’Udinese che, con questi tre punti, blinda la salvezza. Un incubo che si fa invece incombente per la formazione di Inzaghi, al termine di una prestazione condizionata dai soliti errori e dalle solite contraddizioni. L’amarezza resta quella di dover dipendere dagli altri, anziché essere “padroni del proprio destino”.
La partita – Schieramenti speculari per le due squadre, l’unica differenza è in avanti. Nel 3-5-2 del Benevento è Sau ad affiancare Lapadula, in quello dell’Udinese Pereyra si muove alle spalle di Osaka.
E’ l’Udinese a fare la partita inizialmente. I bianconeri assumono il controllo della sfera e il Benevento finisce col pagare caro un atteggiamento attendista. De Paul vede un corridoio per servire Molina, l’esterno taglia fuori l’intera retroguardia e in diagonale batte Montipò. Una doccia gelata che la Strega impiega un quarto d’ora per scrollassi da dosso. L’occasione del pareggio capita sul destro di Glik, su angolo di Viola il polacco stoppa e calcia trovando la risposta di Musso. Sale la pressione del Benevento, mentre Inzaghi è costretto a inserire Gaich per l’infortunato Sau. Da una palla persa dall’argentino arriva il raddoppio friulano. Pereyra affonda a destra, palla scaricata a rimorchio per Arslan che controlla e la mette all’angolino. Il doppio vantaggio distrae l’Udinese, permettendo ai padroni di casa di rientrare subito in partita. Lapadula sfrutta un lancio lungo per entrare in area, Musso in uscita lo travolge e il direttore decreta il calcio di rigore che Viola trasforma con freddezza. Rialzata immediatamente la testa, la formazione di Inzaghi va a un passo dal pareggio con Caldirola, conclusione centrale bloccata in due tempi da Musso. Continua a spingere il Benevento ma l’assalto è rimandato alla seconda frazione di gioco.
Speranze subito infrante. Inzaghi cambia l’ammonito Viola con Schiattarella ma l’intervallo ridesta l’Udinese. De Paul disegna un traversone perfetto dalla destra, la retroguardia è tagliata fuori e Stryger Larsen insacca di testa. Si gioca il tutto per tutto la Strega inserendo Ionita e Iago Falque. La prima occasione del secondo tempo parte proprio dai piedi del galiziano, calcio d’angolo impattato di testa dal moldavo e respinta d’istinto di Musso. Si gioca ormai solo nella metà campo friulana e Gaich ha due buone occasioni: la prima cancellata da Bonifazi, la seconda da Musso. Si sbilancia il Benevento e su una ripartenza solo il palo nega a Pereyra la possibilità di chiudere definitivamente i giochi. Un discorso solo rimandato perché ci pensa il neo entrato Braaf a calare il poker, facendosi beffe di Glik e bucando Montipò. Vano e illusorio il gol di Lapadula, la speranza non basta ai giallorossi e chissà se basterà.
Benevento-Udinese 2-4
Reti: 4’pt Molina, 31’pt Arslan, 34’pt Viola (rig.), 4’st Stryger Larsen, 28’st Braaf, 38’st Lapadula
Benevento (3-5-2): Montipó; Glik, Caldirola, Barba; Depaoli (10’st Ionita), Dabo (25’st Insigne), Viola (1’st Schiattarella), Hetemaj (10’st Iago Falque), Improta; Sau (23’pt Gaich), Lapadula. A disp.: Manfredini, Lucatelli, Di Serio, Pastina, Diambo. All.: Filippo Inzaghi
Udinese (3-5-1-1): Musso; Becao, Bonifazi, Nuytinck; Molina, De Paul, Walace, Arslan (10’st Makengo), Stryger Larsen (25’st Samir); Pereyra; Okaka (25’st Braaf). A disp.: Scuffet, Gasparini, Ouwejan, Micin, Llorente, Forestieri, De Maio, Zeegelaar. All.: Luca Gotti
Arbitro: Maurizio Mariani di Aprilia
Assistenti: Mattia Scarpa di Reggio Emilia e Christian Rossi di La Spezia
IV uomo: Matteo Marchetti di Ostia Lido
Var (A/Var): Daniele Doveri di Roma 1 (Salvatore Longo di Paola)
Ammoniti: Viola, Schiattarella per il Benevento, Musso, Walace per l’Udinese
Note – Recupero: 5’pt, 4’st