Benevento – Il tempo è scaduto. Il gong è suonato alle ore 20 di ieri. Il calciomercato si è ufficialmente chiuso e adesso, fatta eccezione per gli svincolati, si andrà avanti con questi organici fino a gennaio. La ridda di voci si è esaurita, quel che è fatto è fatto e per il Benevento la conta degli acquisti parla di sette volti nuovi a disposizione di Inzaghi. Stando alle indiscrezioni circolate negli ultimi mesi, tuttavia, il totale sarebbe dovuto essere molto più elevato. Di nomi la Strega se ne è visti accostare a bizzeffe, tanto da potersi divertire a costruire almeno cinque diverse formazioni. L’unico comune denominatore tra tutti gli ipotetici undici giallorossi sarebbe il portiere, perché Inzaghi e Foggia sembrerebbero non aver mai avuto dubbi sulla titolarità di Montipò, puntando su Manfredini e Gori alle spalle del novarese.
Tutto italiano – Disegnato con il 4-3-3 utilizzato da Inzaghi nei primi 270 minuti di campionato, abbiamo provato a ipotizzare un Benevento tricolore, componendo un undici con i giocatori italiani accostati alla Strega. Davanti a Montipò, a formare la linea di difesa troviamo Zappa, Rugani, Bonifazi e Pellegrini, tutti e quattro protagonisti di un cambio di maglia nell’ultima sessione di mercato. A centrocampo Grassi, rimasto al Parma, Cigarini, passato al Crotone, e il grande sogno Bonaventura, corteggiato a lungo prima della firma con la Fiorentina. In avanti Giovinco ed Eder alle spalle di Pavoletti.
Stranieri… d’Italia – Come sarebbe invece un undici di partenza composto da calciatori stranieri transitati per la Serie A? A destra Malcuit del Napoli, a sinistra il giapponese Nagatomo e al centro l’ex Juve Howedes al fianco di Alin Tosca, uno che la maglia del Benevento l’ha vestita per davvero, ma tre stagioni fa. A centrocampo tanta qualità con la regia di Biglia, affiancato da Hamsik e Zajc. Attacco a tinte azzurre partenopee: a guidarlo Llorente, rimasto al Napoli a discapito delle tante voci, con due frecce come Callejon (fresco di approdo alla Fiorentina) e quel Gervinho tanto inseguito e ancora in forza al Parma.
Gli altri – Se ne sarebbero potute costruire molte altre di squadre, dando libero sfogo alla fantasia e ai gusti di chiunque. Il Benevento è stata indubbiamente una delle compagini accostate a un numero impressionante di calciatori. Dell’undici “italiano“, ad esempio, avrebbero potuto far parte Pellè, Zaza, Luperto, Torregrossa, Murru, Santon o l’ex Falco. L’elenco è lungo anche per gli stranieri, basti ricordare Zarate, Iturbe, Boateng, Pjaca, Khedira, Kluivert o Robinho. Giocatori, questi ultimi, già protagonisti nella nostra serie A ma la lista comprende anche stranieri mai sbarcati in Italia fino ad oggi: Oscar, Obi Mikel, Fabregas, Santi Cazorla, Shaqiri o il “ritirato” Schurrle. Calciatori dal curriculum importante e che avranno fatto sognare a occhi aperti i tifosi della Strega.
Gli svincolati – C’è una lista, infine, di calciatori accostati al Benevento ma attualmente svincolati. Colpi di mercato che non si possono ancora depennare etichettandoli come “sfumati“. Al netto della fattibilità delle singole operazioni, nulla vieta a Foggia di pensare, ad esempio, a Sturridge, Mandzukic, Balotelli, Ben Arfa, Pato, Nasri, Romulo, Asamoah o Robinho. In questo caso, però, bisognerebbe fare i conti, oltre che con il portafoglio, con la lista da consegnare in Federazione e che costringerà il Benevento a escludere due tesserati. Per quella dei desideri, invece, non c’era limite di spazio ma dentro di nomi, stando al calciomercato, ce ne erano ancora molti altri.
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