Benevento – Squadra che vince non si cambia. Deve averlo pensato anche Fabio Caserta dopo la netta affermazione contro la Reggina. A Vicenza il tecnico di Melito di Porto Salvo non ha cambiato una virgola nell’undici di partenza, iniziando a fare affidamento su una “formazione tipo“, una base di partenza da plasmare e modellare in base alle necessità e alle esigenze. Quelle che potrebbero esserci sabato prossimo, quando il Benevento sarà chiamato a giocare la terza partita in una settimana. Il mini ciclo si chiuderà in casa contro il fanalino di coda Pordenone e Caserta potrebbe operare qualche variazione se acciacchi e condizione fisica dovessero richiederlo. La terza partita, del resto, viene considerata da molti come la più complicata e dunque non bisogna escludere possibili variazioni rispetto all’undici ammirato contro amaranto e biancorossi.
Tra i dubbi da sciogliere anche quello legato a Kamil Glik. Il polacco ha scontato il terzo e ultimo turno di squalifica dopo l’espulsione rimediata con il Frosinone e sarà a disposizione del tecnico per la sfida ai ramarri di Tedino. Risorsa o problema per Fabio Caserta? Nel post partita di Vicenza, l’allenatore calabrese ha subito gettato acqua sul fuoco, parlando di un giocatore importante che rappresenterà una risorsa per la squadra, una scelta in più a disposizione. Andando a leggere tra le righe, però, Caserta non ha sottolineato, come invece fatto in passato, come la coppia composta da Glik e Barba sia quella più affidabile per il suo Benevento. Le prestazioni del centrale della Polonia in giallorosso, del resto, sono sotto gli occhi di tutti. Sarebbe dovuto essere un valore aggiunto nel campionato cadetto e, invece, le espulsioni contro Como e Frosinone sono costate punti pesanti alla Strega.
L’altra faccia della medaglia è rappresentata da Alessandro Vogliacco. Il difensore arrivato proprio dal Pordenone via Genoa ha atteso il suo turno in silenzio, rispondendo presente quando Caserta lo ha chiamato in causa. Accettare la panchina dopo due buone prestazioni non sarebbe semplice, così come non sarebbe altrettanto facile escludere un giocatore che a libro paga pesa due milioni di euro alla società. La patata bollente è nelle mani di Fabio Caserta. Glik o Vogliacco? E’ questo il dilemma, perché pensare a una difesa a tre appare francamente complicato. L’ex Juve Stabia e Perugia ha sempre fatto affidamento su una linea a quattro e stravolgere l’assetto adesso, dopo aver finalmente trovato una solida base, sconfesserebbe quanto di buono ammirato negli ultimi 180 minuti.
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