Home Benevento Benevento, è il tempo dei rimpianti che conducono al futuro

Benevento, è il tempo dei rimpianti che conducono al futuro

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Benevento – Le ultime due prove del Benevento contro Verona e Juventus avrebbero dovuto risollevare l’animo del popolo sannita. Due gare giocate in maniera ottimale dalla formazione di De Zerbi ma che amplificano il rammarico per quello che poteva essere e non è stato. Il Benevento degli ultimi 180 minuti (e non solo) ha dimostrato di poterci stare in questa serie A. La società giallorossa paga scelte ed errori commessi in estate che purtroppo si sono rivelati determinanti sul corso dell’intera stagione. Il mercato di gennaio ha regalato nuove speranze ma l’attesa della migliore condizione, il dover trovare il giusto amalgama e il ritardo accumulato hanno rappresentato una spada di Damocle sulla testa della Strega.

Mentre Benevento ha ancora negli occhi la prova contro la Vecchia Signora, le altre squadre in lotta per la salvezza sono riuscite a muovere la classifica e tra due giornate la retrocessione in serie B potrebbe diventare matematica. Due sconfitte contro Sassuolo e Atalanta, unite a risultati positivi altrui, potrebbero condannare Sandro e compagni con cinque turni d’anticipo.

Proprio da Sassuolo si ripartirà, contro una squadra che non è apparsa superiore a questo Benevento ma che, riuscendo a trattenere un calciatore come Politano, è stata capace di strappare un punto al Napoli e al Milan. Quei risultati di prestigio che sono mancati ai sanniti, tra l’altro ancora alla ricerca del primo lontano dal “Vigorito” per evitare di centrare l’ennesimo record negativo di una stagione complicata.

Non deve stupire, allora, il fatto che si inizi a pensare e programmare il prossimo campionato di serie B. Molto, se non tutto, dipenderà dalle scelte che faranno allenatore e calciatori. Il primo punto interrogativo riguarda lo stesso Roberto De Zerbi. Il tecnico è in scadenza di contratto e non ha ancora sciolto definitivamente le proprie riserve. Lo farà presumibilmente a fine stagione quando sarà il momento di tirare le somme. Nell’ultima conferenza, quella post Juventus, il tecnico non ha escluso la possibilità di restare nel Sannio ma tutto potrebbe dipendere da due fattori: eventuali offerte allettanti e dalla certezza (all’apparenza scontata con il presidente Vigorito) di poter allenare una squadra che punti all’immediata risalita in serie A.

Sciolti i dubbi sul trainer, si passerà a valutare le riconferme dell’organico. Diversi giocatori andranno via per fine prestito o perché non rientrano più nei piani tecnico-tattici della società. I veri dubbi sono legati a quegli elementi che in questo scorcio finale di stagione stanno dimostrato di poter indossare la maglia giallorossa anche in futuro. Le buone intenzioni, però, non dovranno diventare illusioni. Un calciatore come Sandro, ad esempio, sarebbe indubbiamente un lusso per la serie cadetta e allora la volontà del Benevento dovrà fare i conti con le logiche del mercato. Non è un caso che il brasiliano abbia già ricevuto sondaggi e offerte per il prossimo anno e una sua eventuale partenza non dovrebbe scandalizzare i tifosi.

Una situazione che che non riguarderà solo l’ex Tottenham, bisognerà valutare anche il futuro di giocatori come Sagna, Guilherme o Djuricic, i quali, davanti alla prospettiva di giocare in un torneo di caratura inferiore, potrebbero fare un passo indietro. Più logico, allora, concentrarsi su quei giocatori come Antei, Viola, Coda o Iemmello, senza dimenticare capitan Lucioni, che potrebbero rappresentare l’ossatura del nuovo Benevento, al quale adesso si chiede di concludere a testa alta un campionato condizionato da errori e inesperienza.

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