Benevento – Esterno, mezzala o addirittura terzino. Riccardo Improta è stato il jolly di Fabio Caserta fino alla gara con il Cittadella. L’uomo in grado di far cambiare volto al Benevento di partita in partita o in corso d’opera. L’infortunio che lo ha costretto a rimanere ai box da fine settembre si è fatto sentire, privando il tecnico di Melito di Porto Salvo di una pedina preziosa e indispensabile. Quasi due mesi di assenza durante i quali la Strega ha viaggiato a una media di 1,28 punti conquistati (due vittorie, tre pareggi e due sconfitte), rispetto ai 2 punti di media fatti registrare nelle prime cinque giornate (tre vittorie, un pareggio e una sconfitta). Quelle giocate con il jolly di Pozzuoli a disposizione, uscito al minuto 22 della gara interna con il Cittadella.
Sperava di tornare prima Improta e invece ha dovuto attendere la terza sosta stagionale. All’Arena Garibaldi di Pisa, domenica prossima, ci sarà anche lui. L’infortunio è ormai un ricordo, come dimostrato dal test con la Primavera che lo ha visto protagonista con una doppietta. Una freccia importante all’arco di Fabio Caserta, alla ricerca di una prova convincente e di punti sul campo dei nerazzurri di Luca D’Angelo.
Si riprenderà presumibilmente la fascia sinistra il 27enne esterno, in quello che potrebbe essere un “ritorno al passato“. Il rientro di Improta potrebbe infatti portare Caserta a riconsiderare il 4-3-3, riportando Ionita in una posizione più consona in mezzo al campo dopo prestazioni sulla fascia non certo da ricordare per il moldavo.
Soluzioni tattiche da approfondire in settimana, quando rientreranno i nazionali. Il Benevento si ritroverà questo pomeriggio per riprendere la preparazione in vista della trasferta di Pisa, mentre in giornata si esauriranno gli impegni europei di Di Serio, Glik e dello stesso Ionita. Bisognerà invece attendere per Gianluca Lapadula, in campo domani sera (ore 22 italiane) in Venezuela. L’italo peruviano sarà l’ultimo a rientrare, ma per il momento il rientro più importante è quello di Riccardo Improta. Il “tuttofare” di Caserta.