Benevento, hai una ragione in più per sognare una notte magica all’Olimpico

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Benevento – La notte del 16 dicembre scorso la ricorda bene soprattutto Alessio Cragno, ex giallorosso ora al Cagliari. Il difensore centrale Fazio lo beffò al 94′, all’ultimo pallone utile di un confronto che vide i sardi tenere testa alla Roma e il portiere toscano parare un rigore a Perotti nella seconda frazione di gioco. Quando il Benevento farà tappa all’Olimpico saranno trascorsi circa due mesi da quell’1-0, che segna anche il limite dell’ultima vittoria interna collezionata dalla squadra capitolina. Da lì in avanti gli uomini di Di Francesco hanno messo insieme ben tre sconfitte e un pareggio tra le mura di casa, deludendo le aspettative di un pubblico che mai come quest’anno avrebbe sperato in una rincorsa a Juve e Napoli in ottica scudetto.

E’ su questa debolezza che il Benevento dovrà far leva in vista del confronto di domenica sera. Una questione indubbiamente statistica, avvalorata però dalle varie assenze che potrebbero creare ulteriori grattacapi a Di Francesco. I sanniti, d’altra parte, hanno da sfatare un tabù di non poco conto: finora in trasferta sono arrivate soltanto sconfitte. Il ruolino di marcia dei giallorossi lontano dal Vigorito è a  dir poco agghiacciante con undici ko, soli tre gol fatti e 25 subiti. Curioso, per la verità, che uno di quei tre gol sia stato messo a segno all’Allianz Stadium contro una delle corazzate della nostra serie A. Il marcatore fu Ciciretti, che segnò anche a Genova con la Samp. Mentre a Cagliari fu Iemmello a calciare il rigore del momentaneo 1-1. 

La sfida con il Napoli ha consegnato a De Zerbi diverse certezze, prima fra tutte quella di poter contare su un tasso tecnico cresciuto a dismisura rispetto ai tempi del suo esordio sulla panchina sannita. Un calciatore dell’esperienza di Sandro, con una lucidità nelle giocate da far invidia a chiunque, garantisce maggiori certezze a due reparti, difesa e centrocampo, finora privi della giusta disinvoltura. La sicurezza di Puggioni e la classe di Guilherme possono poi fare il resto, sperando in una vena positiva di Djuricic che se in serata può fornire il giusto cambio di passo al centrocampo. Insomma, il divario tecnico tra le due squadre c’è ancora ed è anche piuttosto evidente, ma ci sono indizi che lasciano ben sperare. E prolungare ad oltre due mesi il digiuno interno della Roma è uno stimolo in più per togliere quel fastidioso “zero” alla voce “punti in trasferta”. 

 

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