Benevento – Le buone intenzioni si sono dissolte nell’arco di una settimana. Sperava di trarre il massimo dal doppio turno casalingo il Benevento e invece dopo la sconfitta con il Brescia, la formazione di Fabio Caserta incassa un pesante ko contro il Frosinone. Due scontri diretti che ridimensionano le ambizioni di una Strega largamente insufficiente, a partire dai suoi uomini migliori. Sul 4 a 1 incassato a domicilio dai ciociari pesa infatti il cartellino rosso rimediato da Glik. Un fallo inutile, gratuito e, cosa peggio, avvenuto a gioco fermo. Pesa, inoltre, la confusione tecnica di cui sembra rimasto vittima Caserta, tra moduli e uomini la sua squadra continua a non avere un’identità e i risultati in campo si vedono.
La partita – Caserta cambia assetto e uomini dopo la sconfitta col Brescia. Si passa al 4-4-2 con il tandem pesante in avanti formato da Lapadula e Moncini. Spazio anche a Masciangelo, Acampora ed Elia, a farne le spese è Calò che si accomoda in panchina. Schieramento confermato, invece, per Grosso. Frosinone in campo con il 4-3-3 con Ricci in cabina di regia, Canotto e Garritano ad accompagnare Charpentier.
L’attaccante francese trova subito il gol ma il direttore di gara annulla per fuorigioco di partenza di Canotto. Segno di come i ciociari abbiano un impatto migliore sulla contesa, presentandosi poco dopo alla conclusione con Lulic. Benevento in difficoltà soprattutto a metà campo, dove il Frosinone riesce a sfruttare l’uomo in più creando un altro pericolo a Manfredini con Garritano: conclusione a lato di un nulla. I padroni di casa si scuotono al 18’ andando finalmente per vie laterali. Lapadula imbuca per Elia, il giocatore dell’Atalanta calcia per due volte addosso a Ravaglia. Cresce la squadra di Caserta, a un passo dal vantaggio con Moncini. L’attaccante controlla, rientra e calcia trovando la respinta in tuffo del portiere ospite. L’inerzia della gara sembra cambiata ma Glik, al 25’, commette un fallo inutile e a gioco fermo su Boloca. Il var richiama Marchetti che opta per il rosso diretto per la gravità dell’intervento. L’espulsione restituisce fiducia al Frosinone che si riaffaccia in avanti trovando il vantaggio. L’azione nasce sulla corsia sinistra, da un batti e ribatti in area esce fuori una palla che diventa buona per Lulic, destro di prima intenzione, un bacio al palo e sfera in rete. Spingono i ciociari, vicini al raddoppio con Gatti su azione d’angolo: Manfredini blocca a terra l’inzuccata del difensore. Attento il sostituto di Paleari, come in occasione della conclusione dalla distanza di Cicerelli. L’estremo difensore, però, non può nulla sulla botta dal limite di Lulic, liberato al termine di una ripartenza gestita male dalla retroguardia giallorossa. Doveva cercare di rimanere aggrappata alla partita la Strega prima dell’intervallo e invece negli spogliatoi si torna con il Frosinone avanti di due reti.
La ripresa si apre senza cambi e con un’altra doccia gelata per il Benevento. Gatti ruba palla a Lapadula e guida la ripartenza, palla a destra per Cicerelli ed è il palo a salvare Manfredini. Sulla respinta del montante, però, il più lesto è Charpentier, il francese insacca mandando di fatto in archivio la contesa. Sotto di tre reti i sanniti hanno una reazione d’orgoglio, sfiorando il gol con Acampora che sbaglia due volte davanti a Ravaglia. Decisivo il portiere che poco dopo cancella il tiro a botta sicura di Moncini su assist di Lapadula. Ogni volta che attacca, però, il Frosinone rischia di lasciare il segno. Cicerelli supera avversari come birilli, scarico per Lulic e tiro centrale bloccato da Manfredini. L’ex Salernitana si mette in proprio alla mezz’ora. Punizione dal limite per fallo di Viviani, Cicerelli disegna una traiettoria che supera la barriera e si insacca alle spalle di Manfredini. Potrebbero segnare anche il quinto gol i ciociari ma Garritano sbaglia davanti alla porta. Sul ribaltamento di fronte, invece, il Benevento trova almeno il punto della bandiera con Di Serio, atteso in settimana dalla Nazionale Under 20. Magra consolazione per una squadra che avrebbe dovuto sfruttare al meglio il doppio turno casalingo, salvandosi al novantesimo sulla traversa centrata da Tribuzzi.
Benevento-Frosinone 1-4
Reti: 35’pt Lulic, 48’pt Lulic, 5’st Charpentier, 30’st Cicerelli, 33’st Di Serio
Benevento (4-4-2): Manfredini; Letizia, Glik, Barba, Masciangelo (29’st Di Serio); Elia (27’pt Vogliacco), Viviani (29’st Calò), Acampora (13’st Foulon), Ionita; Lapadula, Moncini (13’st Tello). A disp.: Muraca, Vokic, Improta, Insigne, Sau, Talia, Brignola. All.: Fabio Caserta
Frosinone (4-3-3): Ravaglia; Casasola, Gatti, Szyminski, Zampano; Lulic, Ricci (33’st Maiello), Boloca (29’pt Cicerelli); Canotto (19’st Tribuzzi), Charpentier (19’st Novakovich), Garritano (33’st Rodhen). A disp.: De Lucia, Minelli, Tribuzzi, Ciano, Cotali, Bevilaqua, Manzari. All.: Fabio Grosso
Arbitro: Matteo Marchetti di Ostia Lido
Assistenti: Filippo Valeriani di Ravenna e Salvatore Affatato di Verbano Cusio Ossola
IV uomo: Maria Marotta di Sapri
Var (A/Var): Paolo Valeri di Roma 2 (Domenico Rocca di Catanzaro)
Ammoniti: Tello, Viviani, Ionita per il Benevento, Szyminski, Casasola, Zampano per il Frosinone
Espulsi:al 25’pt Glik del Benevento
Note – Spettatori: 2.467 (di cui 274 ospiti). Recupero: 3’pt,