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Benevento – Droga, spaccio e stanze del buco: succede a pochi passi dal centro città

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Benevento – Spaccio di droga, stanze del buco e degrado all’ennesima potenza. Per vedere tutto ciò non è necessario andare fino alle vele di Scampia, al Parco Verde di Caivano o in altri luoghi noti alla cronaca per lo stato di abbandono e la presenza massiccia di problematiche sociali. Per prendere coscienza di un’emergenza sociale, di una piaga diffusa, legata al consumo di sostanze stupefacenti, basta andare a pochi chilometri dal Corso Garibaldi di Benevento. Per farlo bisogna attraversare il ponte Santa Maria degli Angeli e poi svoltare in via Raoul Follerau.

Il luogo più tranquillo per i tossicodipendenti, per consumare la dose acquistata in qualche micro piazza di spaccio della città, è all’interno del palazzo che affaccia, da un lato proprio su via Raoul Follerau, arteria che porta sul fiume Sabato, e dall’altro lato su via Giuseppe Maria Galanti: il tutto avviene a poche centinaia di metri dal Comando della Polizia Municipale di via Santa Colomba.

Il palazzo, ormai diventato luogo di degrado, si presenta con una pavimentazione assente, ricoperto da centinaia di siringhe sporche, soluzioni per sciogliere la dose, fazzolettini macchiati di sangue e immondizia di ogni genere, come ad esempio un divano in pelle tutto rotto, oltre che mura imbrattate dalle bombolette spray. 

Lo stabile è abbandonato da anni, ed è facilmente riconoscibile per la presenza di una gigantesca gru accanto. L’immobile, alto quattro piani, non è mai stato completato, diventando in poco tempo anche un dormitorio occasionale per tossici, senzatetto ed immigrati.

È un continuo via vai di tossicodipendenti, denunciano i residenti della zona, che da anni continuano a chiedere aiuto alle Istituzioni. Il “palazzo della droga”, è anche un luogo pericoloso per i più piccoli. Da un video inviato alla redazione di Anteprima24.it, si vedono dei ragazzini mentre giocano sul tetto dello stabile, scene che fanno venire la pelle d’oca se si pensa a cosa, accidentalmente, potrebbe succedere.

 

 

 

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