Benevento – Una sosta propizia per riordinare le idee, lavorare e provare a trovare soluzioni per mettere un freno all’emorragia di risultati. Cinque sconfitte consecutive hanno fatto suonare più di un campanello d’allarme in casa Benevento e se spesso è meglio tornare subito in campo dopo una sconfitta, questa volta lo stop del campionato è apparso propizio per Caldirola e compagni.
La controprova ci sarà domenica, quando i giallorossi scenderanno in campo al Franchi per affrontare la Fiorentina. Un test impegnativo, contro una squadra che non sta vivendo un momento esaltante, tanto da costringere Commisso ad avallare l’esonero di Iachini.
Contro i viola vedremo se due settimane saranno state sufficienti a Inzaghi per porre rimedio alla fase involutiva nella quale si è incappata la squadra. Contromisure, è ciò che si chiede al tecnico piacentino per rimettere in carreggiata una compagine capace di raccogliere complimenti e consensi nelle prime giornate di campionato.
Una squadra che ha incassato 20 reti in sette partite, ritrovandosi ad avere la peggior difesa del campionato. Problemi palesati soprattutto all’interno dei propri sedici metri, perché diciotto dei gol incassati da Montipò sono arrivati dall’interno dell’area di rigore. Nessun’altra formazione ha fatto peggio e domenica ci sarà di fronte una squadra letale in area rivale. Dieci gol realizzati dai viola, tutti maturati nei sedici metri avversari.
Tre in più di quelli della Strega che ha lasciato il segno sette volte in “territorio nemico“: tre volte Lapadula, due Caldirola, una Caprari e Insigne. Dalla distanza, invece, il Benevento è la squadra che ha segnato più gol con meno conclusioni (22) in tutta la serie A. Un gol, all’incirca, ogni sette tentativi da fuori area per i sanniti, a bersaglio con Letizia contro la Sampdoria e in due occasioni con Caprari, contro Inter e Roma. Potrebbe essere questa, ancora una volta, la soluzione per cancellare i problemi racchiusi in sedici metri.