Benevento, c’è un dato mostruoso: gli avversari non riescono a tirare in porta

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Benevento – Non serve armarsi di calcolatrice, possono bastare le dita di una mano. Fatta eccezione dei tre gol subiti – due su calcio piazzato e uno su azione – finora sono state soltanto cinque le conclusioni pericolose indirizzate verso la porta del Benevento dall’interno dell’area di rigore.

Una quota esigua, al punto che chi ha una buona memoria non farà fatica a ricordare singolarmente i vari episodi, tra i quali spicca indubbiamente il rigore parato a Marconi da Montipò nella giornata inaugurale del campionato all’Arena Garibaldi. La consuetudine, per la verità, imporrebbe che un penalty debba essere escluso dal calderone dei ‘tiri in porta’, ma nel nostro caso vale la pena citarlo perché indica una sorta di rinascita del portiere novarese, che da lì in avanti ha dovuto superarsi in rare altre occasioni.  

Per trovare una nuova conclusione ravvicinata verso i pali sanniti bisogna arrivare alla quarta giornata, quando a provarci di testa fu Riviere, attaccante del Cosenza, che sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti chiamò al grande intervento Manfredini, al suo debutto in giallorosso. Gli altri due tiri dall’interno dell’area neutralizzati dal portiere (in questo caso di nuovo Montipò) si riferiscono al secondo tempo dell’ultima trasferta con lo Spezia, quando sia Bidaoui che Bartolomei ci provarono in contropiede testando i riflessi del numero uno. 

Complessivamente, nel computo delle otto giornate, sono stati 11 i tiri provenienti dall’interno dell’area di rigore e diretti contestualmente nello specchio della porta, per la maggior parte neutralizzati senza alcun problema dai due estremi difensori che si sono alternati a ricoprire il ruolo. Paradossalmente qualche pericolo in più lo hanno destato le conclusioni dalla distanza, come quella di Rosi nella seconda frazione della gara con il Perugia o quella di Diaw nel primo tempo della sfida vinta nettamente con il Cittadella

Se l’area di rigore risulta impenetrabile per le punte avversarie, grande merito va attribuito ai difensori centrali, le cui marcature attente, abbinate agli innumerevoli duelli aerei vinti in questo avvio di stagione hanno fatto senza dubbio la differenza nel consentire alla Strega di volare sempre più in alto. Non è un caso che su otto gare giocate, ben sette siano terminate con meno di tre gol complessivi nei novanta minuti. “Primo: non prenderle. Secondo: è imperativo vincere”, diceva Bearzot. Il Benevento è sulla strada giusta. 

Prima giornata, Pisa-Benevento 0-1: Montipò para rigore a Marconi

Quarta giornata, Benevento-Cosenza 1-0: Manfredini sul colpo di testa di Riviere

Sesta giornata, Benevento-Entella 1-1: Montipò salva su conclusione di De Luca

Settima giornata, Spezia-Benevento 0-1: Montipò para su Bartolomei

Settima giornata, Spezia-Benevento 0-1: Montipò para su Bidaoui

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