Benevento – Prima tocchi il cielo con un dito e poi ti ritrovi lì, nel bel mezzo di una crisi che non riesci a spiegarti. Nell’ultima settimana si è discusso molto del calo che ha interessato il Benevento di Fabio Caserta, ma i prossimi avversari della Strega non è che se la stiano passando tanto meglio. Il Pisa dopo un avvio strepitoso è infatti in caduta libera, con una serie di certezze sgretolate e un faro che si è spento col passare dei giorni.
Da quando l’attaccante Lorenzo Lucca ha smesso di segnare, i nerazzurri non hanno più vinto. Anzi, prendendo in esame soltanto gli ultimi cinque turni, per rendimento, sarebbero addirittura in zona retrocessione: terzultimi davanti a Pordenone e Vicenza. La punta, tra l’altro, contro il Benevento nemmeno ci sarà. L’espulsione rimediata contro il Vicenza costringerà l’ex Palermo, fresco di gol con la Nazionale under 21, a dare forfait nel match in programma domenica sera all’Arena Garibaldi. Il discorso è uguale per Nagy e Touré, ma non ci vuole poi molto a individuare in quella del centravanti l’assenza più pesante.
Una buona notizia per il Benevento, meno per lo spettacolo che avrebbe certamente giovato di un confronto diretto con il bomber giallorosso Gianluca Lapadula, a sua volta rientrante dagli impegni con la Nazionale in Sudamerica. E a proposito del ‘bambino delle Ande’, che tra qualche ora scenderà in campo in Venezuela per un match da non fallire sulla strada di Qatar 2022, chissà se Caserta deciderà di gestirlo come fece a Cremona, nella gara che fece seguito alla sosta precedente. Tornato all’ultimo momento dal Perù, il numero nove fu gettato nella mischia nella ripresa allo Zini propiziando un paio di occasioni da tre punti. Stavolta sarà difficile che il tecnico, visto anche il recente ruolino, resista alla tentazione di affidarsi a lui dal primo minuto.
Discorsi che saranno affrontati certamente nelle ore di vigilia con tutte le valutazioni del caso, ma se c’è una cosa che accomuna Pisa e Benevento quella è la dipendenza dai loro rispettivi riferimenti offensivi. Che non soltanto segnano, ma fanno a spallate e creano spazi da sfruttare per i compagni. Senza Lucca, il Pisa non… allucca. Ha l’aria di uno slogan pubblicitario ma non è nient’altro che un dato di fatto a cui la Strega può aggrapparsi. Del resto sono i numeri a parlare. Meglio, urlare.
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