Home Benevento Benevento, tempo di bilanci: mancano fattore campo e l’acuto con le big

Benevento, tempo di bilanci: mancano fattore campo e l’acuto con le big

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Benevento – La serie B ha salutato ieri il 2018. Con il posticipo tra Spezia e Lecce si è chiuso il girone di andata del campionato cadetto, restituendo finalmente una classifica veritiera. Le diciannove contendenti arrivano al giro di boa con 18 partite nelle gambe, tutte in fila alle spalle della capolista Palermo. I rosanero guardando tutti dall’alto, dando vita al primo vero tentativo di fuga proprio quando scatta il rompete le righe. Fino all’Epifania ci sarà modo di smaltire scorie e tossine, dopo riprenderanno gli allenamenti mentre il calciomercato avrà preso ufficialmente il via rappresentando un’altra distrazione. Affari e trattative potrebbero però contribuire a ridisegnare le gerarchie del campionato.

Ci farà un pensierino anche il Benevento, magari senza botti come dichiarato ieri dal presidente Oreste Vigorito ma qualcosa cambierà all’interno dell’organico di Cristian Bucchi. Si lavorerà per offrire soluzioni nuove e alternative all’allenatore e per colmare il gap con le prime della classe. La Strega ha chiuso in sesta posizione il suo girone di andata, accusando un ritardo di otto lunghezze dalla formazione di Roberto Stellone. Un margine ampio, ma i soli tre punti che separano Viola e compagni dalle seconde, Brescia e Pescara, lasciano aperti spiragli interessanti e attribuiscono un valore diverso a quanto fatto in questi primi sei mesi.

E’ vero che i problemi non sono mancati: infortuni e vicissitudine (un calendario a singhiozzi, il rinvio di La Spezia sono alcuni degli esempi) hanno indubbiamente complicato i piani del Benevento. Una vittoria contro il Brescia avrebbe probabilmente sovvertito i giudizi ma a questa squadra è mancato proprio un acuto importante. Se si considerano le formazioni attualmente nelle prime otto posizioni della classifica, si nota come i sanniti abbiano battuto esclusivamente il Cittadella (ottavo a pari punti con il Perugia). I pareggi contro Palermo, Brescia e Lecce e le sconfitte contro Pescara, Verona e Spezia hanno caratterizzato il cammino  dei giallorossi.

La formazione di Bucchi, inoltre, è tra le squadre ad aver perso più partite (cinque, solo lo Spezia con sei ha fatto peggio) e fa notizia come tre ko siano arrivati al “Ciro Vigorito“. Dieci le gare giocate tra le mura amiche, dove sono stati raccolti appena 17 dei 30 punti disponibili. Gli altri 12, per un totale di 29, sono arrivati in trasferta, dove la Strega ha vinto e pareggiato in tre occasioni e in due ha lasciato l’intera posta in palio ai padroni di casa. Rimanendo in tema di numeri, si sono ribaltati quelli che riguardano attacco e difesa. Nell’arco di un mese, dalla trasferta di Palermo, i giallorossi hanno subito appena due reti e ne hanno realizzati sei in altrettante gare. Un gol segnato a partita in media, ma tre sono arrivati contro un Crotone che non attraversa indubbiamente un florido momento di forma. Una coperta corta, insomma, con Bucchi costretto a tirare da una parte finendo inevitabilmente per scoprire l’altra. Il direttore sportivo Pasquale Foggia proverà a dargli una mano, affinché si possano colmare quelle lacune che non hanno permesso alla Strega di prendere il volo.

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