Home Benevento Benevento, una coperta corta: risolto un problema, ne sorge un altro

Benevento, una coperta corta: risolto un problema, ne sorge un altro

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Benevento – Di colpo la situazione si è ribaltata. Il Benevento si ritrova all’improvviso a fare i conti con la sterilità offensiva. Ventidue reti in dodici giornate, quasi uno in ogni gara di media, era il dato al quale aggrapparsi, il faro verso il quale orientarsi quando le cose non andavano per il verso giusto. Troppi, invece, i gol subiti per una squadra dalle ambizioni di vertice. Nel giro di 270 minuti si è invece capovolto il mondo a tinte giallorosse. Bucchi si ritrova a fare i conti con una squadra che non sa più segnare, incapace di gonfiare la rete contro Palermo, Verona e Cosenza. Due pareggi per zero a zero e una sconfitta sono stati gli inevitabili risultati conseguiti nell’ultimo periodo, al netto di problemi, infortuni e campi al limite della praticabilità.

La Strega si è inceppata all’improvviso. Fino alla trasferta del “Renzo Barbera“, il Benevento era andato sistematicamente in rete. Mai aveva mancato di marcare il cartellino in zona gol l’undici di Bucchi, a bersaglio anche nelle gare di Coppa Italia disputate fino a quel momento. Proprio la manifestazione tricolore ha consentito ai sanniti di interrompere questo improvviso digiuno grazie alla rete di Bandinelli contro il Cittadella, valsa il passaggio del turno e la possibilità di tornare a calcare l’erba di “San Siro“. Lo stesso centrocampista ha permesso ai tifosi giallorossi di esultare per l’ultima volta in campionato, trovando il gol partita al novantesimo contro il Perugia da “puntuale” ex. Da quella sera del 24 novembre si è spenta la luce, ma in compenso Bucchi ha trovato una maggiore solidità nel reparto arretrato, anche se la Strega ha sempre concesso qualcosa all’avversario di turno (l’errore clamoroso di Trajkovski, il gol di Matos e la traversa di Dermaku).

Dei venti gol subiti in serie B, appena uno il Benevento lo ha incassato negli ultimi tre turni. Due clean sheet per Montipò, con la Strega che era riuscita a mantenere inviolata la propria porta solo contro Cittadella, Salernitana e Livorno. E proprio dalle certezze della retroguardia bisognerà ripartire, un reparto che si appresta a riabbracciare Volta e Costa (squalificati a Cosenza), che ha ritrovato Tuia dopo il lungo calvario e che, soprattutto, può consolarsi con la buona prestazione di Antei, capace di reggere a livello fisico su un terreno di gioco insidioso come quello del “San Vito-Marulla” a distanza di oltre due mesi dall’ultimo match disputato (il 6 ottobre scorso a Pescara).

Spostando l’obiettivo sui singoli, infine, Bucchi ha operato appena due cambi a Cosenza, lasciando per l’ennesima volta fuori Nocerino e Insigne. Il centrocampista, tolta la parentesi di Coppa Italia, non si vede in campo dal 3 novembre, precisamente dalla partita con l’Ascoli. Tre panchine e altrettante gare saltate per infortunio dall’ex milanista, al quale ieri pomeriggio è stato preferito il rientrante Del Pinto. Contro il Crotone, domenica prossima, mancherà Bandinelli per squalifica e le scelte di Bucchi potrebbero dire molto anche in chiave futura. L’esterno offensivo, invece, ha collezionato tre panchine negli ultimi quattro turni, saltando la trasferta di Palermo. Al posto di Asencio ieri è entrato Ricci e per Insigne l’ultima apparizione è rimasta quella nel recupero con lo Spezia. Eppure per agire da seconda punta, il “fratello d’arte” avrebbe caratteristiche più adeguate rispetto agli altri “adattati” esterni. Il passaggio al 3-5-2 ha di fatto cancellato le gerarchie e proprio la scelta del modulo potrebbe indirizzare a gennaio le mosse di mercato.

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