Benevento – La Rocca dei Rettori è stata cornice della presentazione del bando I.T.I.A. (Intese territoriale inclusione attiva), intervento di fondamentale importanza nel campo delle politiche sociali e dell’assistenza verso i più deboli. Questo provvedimento, adottato dalla Regione Campania, è stato illustrato dall’assessore regionale alle Politiche Sociali, Lucia Fortini, e dal consigliere regionale Mino Mortaruolo. In sala, a partecipare, anche rappresentanti di associazioni che operano nel sociale, nel campo della solidarietà e dei sindacati.
Misure a sostegno delle persone svantaggiate e a rischio esclusione. Entra nella fase operativa il programma I.T.I.A. Secondo il programma, finanziato dalla Regione Campania con 60 milioni di euro totali, che verranno poi ripartiti per Ambito Territoriale, ogni progetto I.T.I.A. realizzerà un Centro Territoriale di Inclusione (uno per Ambito Territoriale) per erogare servizi di sostegno a persone e famiglie svantaggiate, in condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale, secondo tre categorie: servizi di supporto alle famiglie, percorsi di empowerment e tirocini per l’inclusione sociale, tutti in complementarietà con la misura nazionale del REI (Reddito di Inclusione). Nell’erogazione delle misure di sostegno sarà data priorità a persone con disabilità, giovani e donne.
I soggetti attuatori di ogni singolo I.T.I.A. sono i partenariati composti, oltre che dagli Ambiti Territoriali in qualità di capofila, dagli enti del terzo settore, soggetti promotori di tirocini finalizzati all’inclusione sociale, dagli istituti scolastici, soggetti accreditati per l’erogazione di percorsi formativi e/o servizi di sostegno orientativo, dai sindacati e dalle associazioni datoriali di categoria. Il bando non è competitivo, ogni ambito territoriale avrà quindi le sue risorse da utilizzare.
La Fortini si è soffermato anche sulla gestione dei piani di zona in provincia: “La Regione sta facendo la sua parte, ma ora occorre anche che i territori rispondano in maniera concreta, garantendo i servizi ai cittadini. Qui si parla di politiche sociali e di servizi per le fasce più deboli, occorre fare in fretta”. L’assessore ha poi parlato del paradosso che vive quotidianamente, sulle risorse che ci sono e ai servizi che mancano: “Tutto questo crea frustrazione, sopratutto a noi. E’ un momento cruciale, la faccia del welfare può essere cambiata. Vogliamo, in questo modo, promuovere un modello di welfare moderno, vicino e attento alle esigenze del territorio, dove tutti possono e debbono avere un’opportunità'”.
“E’ importante la coprogettazione e che gli ambiti abbiano idee chiare”, ha invece evidenziato il consigliere Mortaruolo, “queste sono opportunità importanti. Dalla regione Campania arriva una mano, ora bisogna lavorare”.