Benevento – “Ho governato orgogliosamente e ora arriva questo avvocato di provincia, questo professorino incapace di dare comandi e indicazioni a chi ha governato la vita politica italiana. Io sono nella storia italiana, lui non sarà nemmeno nella cronaca nella serata di lunedì prossimo”.
E’ stato questo il passaggio più forte del discorso di Clemente Mastella a chiusura della campagna elettorale per il ballottaggio a Sindaco di Benevento. Un attacco frontale al suo competitor Luigi Diego Perifano, dopo una serie di tremende bordate scaricate contro gli altri esponenti del fronte avverso, a partire da Angelo Moretti. Il sindaco uscente non le ha mandate a dire davanti a un pubblico delle grandi occasioni che ha affollato il Cinema Teatro Massimo in ogni ordine di posti.
Presenti il presidente della Provincia Antonio Di Maria e l’amministratore dell’Asi Luigi Barone. Ad introdurre l’ultimo discorso pubblico, prima del silenzio elettorale, è stato il consigliere regionale Luigi Abbate. Mastella ha preso la parola, rivendicando le opere portate a termine nel corso del suo primo mandato e attaccando il fronte avversario a cominciare da Fausto Pepe, passando per il segretario nazionale Enrico Letta e non risparmiando neanche i più giovani esponenti del Pd, come Antonella Pepe.
“Noi siamo la maggioranza in questa città. Una maggioranza che ha già vinto le elezioni, abbiamo 18 Consiglieri comunali“, ha alzato subito i toni il sindaco uscente, “tutti sono stati contro di me, ma in realtà loro sono contro la città. Non ho interessi personali particolari da difendere, ho solo a cuore l’interesse della città. Ho avuto contro ammucchiate di persone e di massoni. In particolare oggi chi parla contro di me è chi solo oggi entra in Consiglio comunale, al termine di una campagna elettorale e non come un nominato“.
Un Mastella che guarda anche al passato: “Mi hanno contestato per aver chiuso le scuole per evitare che i bambini contagiassero nonni e anziani. Le mamme mi hanno attaccato per questo, così come mi hanno attaccato perché ho chiuso le scuole perché non erano a norma di legge. Ho chiuso la Bosco Lucarelli che oggi ha ottenuto un finanziamento di 10 milioni perché la struttura non può reggere alle intemperie. Abbiamo lavorato per il nuovo depuratore che realizzeremo, al di là di tutte le bugie e nonostante i guai dell’amministrazione Pepe“.
“Non siamo riusciti a raggiungere tutte le contrade di questa città, ma giuro che governeremo per loro. Le contrade si sono fidate di noi. Qualcuno, in passato, ha svenduto le contrade, noi abbiamo deciso di realizzare servizi perché non ci sono cittadini di serie A e di Serie B a Benevento. Nelle contrade non esistevano i numeri civici, Nemmeno in Paupasia accade questo“, ha incalzato Mastella, rispondendo per le rime a chi lo ‘accusa’ di essere anziano, “gli anziani sono una benedizione, lo voglio ricordare a questo ragazzino scostumato. Gli anziani sono un ammortizzatore sociale per i più giovani, perché vogliamo escludere gli anziani che sono, peraltro, la maggioranza di questa collettività?. Benevento deve diventare la capitale delle aree interne della Campania e questo può accadere perché c’è una classe politica all’altezza“.
Un attacco frontale Mastella lo riservato ad Angelo Moretti, oggi alleato di Perifano. “Chi si accompagna a questa ammucchiata contro di me è questo giovanotto, difensore dei poveri, delle famiglie che hanno bisogno e dei derelitti. Li portò davanti a me quando organizzò uno sciopero. Ebbene, dice di essere un operatore della carità, ma lui è pagato per fare questo. Questo Moretti, campione della moralità, non esercita la carità, ma esercita i valori per piegarli ai propri interessi. Ha fondato la Cooperativa “Consorzio Sale della Terra” ma la sua è solo nominalmente una Cooperativa, in realtà è una impresa come tante altre, e le imprese inseguono profitti e affari. Mentre io lavoravo per dare mascherine gratis a tutti, lui confezionava e vendeva mascherine. E’ passato da un milione di fatturato annuo a otto milioni, grazie alla fiscalità a favore delle Cooperative. Con questo utile Moretti ha investito, è un pericolo per il libero commercio e per la libera attività che si fonda sulla concorrenza leale“.
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