Benevento- Ora e sempre Resistenza. Può sembrare uno slogan abusato ma resta tremendamente attuale e sembra anzi esserlo sempre di più dinanzi alla quotidianità che ci assale. Il senso della ricorrenza del 25 Aprile sta proprio in questo; resistere alle derive populiste e demagogiche, al semplicismo delle argomentazioni, al luogo del ragionamento, alla chiusura delle menti e del cuore.
Quello spirito che animò le giornate della Resistenza, trasposto nel contingente e nei tempi che viviamo contraddistinti da sentimenti di avversione del pensiero, è stato ricordato questa mattina. E se i fascismi propriamente detti si agitano nei meandri di una storia nera ma forse anche ripetibile, sono i fascisti nascosti tra noi, con vesti diverse ma non meno minacciose, il nemico da tenere sotto controllo. E una società non vaccinata alla difesa ne potrebbe diventare affetta. E allora ecco l’importanza di questa giornata che va vissuta in ogni momento. A Benevento, così come nel resto del Paese, oltre alla sfilata è stato ribadito il relativo messaggio.
Nota lieta la presenza del sindaco Mastella, alla sua prima occasione, e quel PD che pare essere permeato da nuovi orizzonti. Un buon inizio, senza dubbio. Promosso dall’ Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi), il corteo ha visto’un’ottima partecipazione di cittadini, sindacati e istituzioni. Presente anche una delegazione del Movimento 5 Stelle e il consigliere regionale Mino Mortaruolo, e il presidente della Provincia Claudio Ricci. Insieme all’Anpi, c’erano le associazioni Lap Asilo 31, Libera, l’Acli ed Exit Strategy, Wand e il Movimento Antifascista.
L’Anpi ha promosso il corteo che è partito da piazza Orsini ed ha attraversato le vie principali della città per ricordare il 25 aprile, la fatidica data che segnò una pagina fondamentale della storia italiana. Secondo i promotori, parlare di commemorazione o peggio di ricorrenza non appare la cosa più appropriata. Meglio considerare quella pagina costituente della nostra democrazia come baluardo nei confronti delle minacce delle nuove forme di aggressione ai dettami costituzionali che mai come oggi mettono in discussione, purtroppo, come è stato detto, anche da sinistra, le certezze conquistate dalla lotta partigiana.
A guidare idealmente la sfilata è stato il partigiano Giuseppe “Caramba” Crocco. I partecipanti hanno più volte intonato “Bella ciao”, il canto dei partigiani con il supporto del complesso musicale di Grottolella.
“Antifascismo sempre”. Questo uno degli slogan, ma anche una convinzione. Il corteo si è dipanato da piazza Orsini per risalire corso Garibaldi e fermarsi nei pressi del Museo Arcos. Il presidente provinciale dell’Anpi sannita, Amerigo Ciervo, ha sottolineato: ” E’ la giornata più importante della storia della nostra Repubblica. E’ la base della Costituzione. Quello che noi siamo è nato tutto da quella fatidica data”. La manifestazione su richiesta di Crocco si è chiusa con “il silenzio fuori ordinanza” in memoria delle vittime del fascismo.