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L’Associazione “Pro Vita” torna alla carica contro la legge 194. Il referente Gianluca Martone questa mattina, all’ingresso dell’ospedale Rummo, ha distribuito volantini per promuovere una una petizione popolare finalizzata alla soppressione della attuale legislazione sull’aborto volontario.
Secondo il promotore dell’iniziativa nel Sannio ogni anno si praticano 500 interruzioni volontarie della gravidanza, mentre ad Avellino e provincia verrebbero praticati 5.000 aborti: occorre, a giudizio di Martone, scoraggiare tali pratiche. Dal 2013, ha ricordato Martone, presso il principale nosocomio della Provincia di Benevento, è attivo un reparto speciale che consente alle donne di portare a compimento la gravidanza indesiderata e quindi lasciare al reparto il figlio non voluto: del resto la legge dello Stato consente a tutte colore che non intendono, per una qualsiasi ragione, riconoscere il proprio figlio di affidarlo alle cure della struttura pubblica. Martone sostiene che questa procedura debba essere incoraggiata al fine di scongiurare l’aborto.
Attacchi anche alla Lidu del presidente Luigi Diego Perifano che volle con forza, a suo dire, istituire il reparto d’emergenza per aborti.
Il referente dell’associazione, infine, ha auspicato nuove politiche a difesa della vita umana, della famiglia e dei valori cristiani da parte delle associazioni che si richiamano al cattolicesimo: ” Il calo demografico è solo colpa del Governo Pd, delle politiche di Renzi e Gentiloni che hanno diffuso in Italia una cultura antifamiglia. Ora con il neo Ministro della famiglia Fontana e la Lega al Governo si potrà invertire la rotta”.
Il referente dell’associazione, infine, ha auspicato nuove politiche a difesa della vita umana, della famiglia e dei valori cristiani da parte delle associazioni che si richiamano al cattolicesimo: ” Il calo demografico è solo colpa del Governo Pd, delle politiche di Renzi e Gentiloni che hanno diffuso in Italia una cultura antifamiglia. Ora con il neo Ministro della famiglia Fontana e la Lega al Governo si potrà invertire la rotta”.
L’Associazione Pro Vita vuole informare maggiormente le donne sulle conseguenze dell’aborto. L’obiettivo dell’associazione è quello di far modo che nei consultori la donna sia più informata , dalle dipendenze dell’alcol, sui sintomi post aborto, anche fisico.