Protagonista dell’estate politica beneventana, Alternativa Popolare non rinuncia a una conferenza stampa quasi ferragostana e all’insegna degli aut aut. A partire dall’Ato rifiuti per arrivare alla Provincia, passando per l’Ente idrico campano e senza dimenticare palazzo Mosti.
A tirare le fila del confronto con l’informazione è ovviamente Luigi Barone, coordinatore provinciale del partito di Alfano, affiancato dal vicepresidente della Provincia Francesco Rubano, dalla presidentessa dell’Ato Giovanna Tozzi, dal capogruppo al Comune Antonio Puzio. Assente, per questioni personali, Mosè Principe, così come gli altri due consiglieri Mimmo Franzese e Angela Russo.
L’incipit, dicevamo, è dato dalla situazione di stallo che da sei mesi, ormai, pregiudica l’operatività dell’Ato rifiuti, guidato dalla Tozzi ma privo di una maggioranza politica definita. “Sono presidente di un ente costretto all’immobilismo. E intanto – racconta Giovanna Tozzi – i lavoratori dei consorzi vengono da me a chiedere spiegazioni, considerato che sono sette anni che attendono risposte”.
Da una parte i sei consiglieri dell’alleanza Pd-Ap, dall’altra i sei esponenti del patto Mastella-Forza Italia. Così era a febbraio così è oggi. Non un passo avanti, nonostante i tentativi di mediazione messi in atto nelle ultime settimane. “Siamo stanchi di perdere tempo e siamo giunti a un punto di non ritorno. Qualcuno – dichiara Barone – fa finta di non capire che l’immobilismo di questo organismo rischia di produrre un danno enorme al territorio e ai comuni, considerato che siamo chiamati a definire i nuovi ambiti interprovinciali per la gestione dei rifiuti e di conseguenza le tariffe per i cittadini. E siccome siamo l’unico Ato in Campania ancora fermo, vogliamo essere chiari: o entro la fine di agosto si convoca un tavolo politico tra le diverse forze in campo e si trova una via di uscita o si arriva al commissariamento dell’ente, con le dimissioni del presidente e la vicenda che passerebbe nelle mani della Regione. Non aspetteremo oltre questo mese, lo diciamo al Pd, a Forza Italia e a Mastella”.
Tutto per il Partito democratico, invece, è il messaggio di Francesco Rubano, numero due alla Rocca dei Rettori. Chiaro nel chiedere al presidente Claudio Ricci “di farsi garante della coalizione”. “Diverse sono le questioni in campo e di stretto interesse per il territorio. E noi vogliamo essere coinvolti, altrimenti ci facciamo da parte. La dignità politica viene prima del poltronismo”. Un messaggio a cui Rubano allega pure una frecciata politica: “Siamo una forza in grande crescita nel Sannio. A dimostralo ci sono le recenti adesioni registrate in città e alle quali presto se ne aggiungeranno altre, pure nel resto della provincia. Evidentemente, questo percorso di crescita – in vista delle imminenti elezioni politiche – infastidisce qualcuno“.
A puntualizzare ulteriormente i termini della questione è ancora Barone: “Un esempio? Se parliamo di sanità, non possiamo leggere le proposte di riassetto sui giornali, come accaduto a Telese”.
Insomma, Alternativa Popolare punta i piedi. E da ago della bilancia alla Provincia e all’Ato prova a far pesare la sua posizione, avvisando il Pd: “Non si opera per strappi”.
Un invito ad assumere posizioni più dialogante che Barone estende anche all’Ente idrico campano. “C’è una questione acqua grande come una casa. Ci sono le responsabilità di Alto Calore ma anche dei ritardi enormi per quel che riguarda l’ammodernamento delle infrastrutture idriche, visto che in alcuni punti le perdite di acqua sono pari al 70% della risorsa erogata. Ma ora c’è anche un miliardo di euro da utilizzare, fondi a disposizione della Regione. Si convochi il tavolo dell’Eic, dunque, e coinvolgendo i sindaci si affronti una volta e per tutte la vicenda delle reti idriche“. Con una postilla: “Garantendo a tutti i comuni pari dignità e la possibilità di concorrere ad armi pari”.
Infine, palazzo Mosti. Dove la posizione degli alfaniani non muta di una virgola. “Siamo stati eletti con la maggioranza e vogliamo continuare a dare un contributo alla realizzazione del programma di mandato – ribadisce ancora una volta Puzio. Da civici, abbiamo aderito ad un partito nell’auspicio che le relazioni con i nostri riferimenti politici e istituzionali possano determinare riverberi positivi sull’azione amministrative. Se poi Mastella non ci vuole, ce ne faremo una ragione”. Intanto, per Benevento Città Spettacolo, Puzio – presidente della commissione Cultura – lancia un invito all’assessore Oberdan Picucci e a Renato Giordano, direttore artistico della rassegna, a relazionare sui costi e le coperture della manifestazione.
Per concludere, la vicenda della Caserma Pepicelli. “L’ipotesi – lo sapete – ancora Luigi Barone – era quella di ospitare l’esercito. Ma le difficoltà che abbiamo incontrato nell’individuare una zona adatta ad ospitare le esercitazioni al poligono (circa 15 chilometri quadrati) mette a rischio questa opportunità. Nel caso non riuscissimo a superare questo ostacolo, l’idea è di confrontarci con il sottosegretario Gioacchino Alfano per trovare una soluzione alternativa. Che potrebbe essere la cittadella delle istituzioni per una parte della caserma e il coinvolgimento dei privati – c’è una agenzia al Ministero della Difesa che si occupa proprio di questo – per il resto della struttura”.
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