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Alternanza e precarietà, il confronto tra studenti e Ministra Fedeli (VIDEO)

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Benevento –  Un convegno sulle diseguaglianze, un dibattito tra docenti, dirigenti, sindacati e istituzioni scolastiche e universitarie con la Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli che si è poi trasformato in un duro confronto tra gli studenti del Collettivo Autonomo Studentesco e la stessa Ministra sulle scale del complesso di Sant’Agostino. 

Tema principale l’alternanza scuola lavoro largamente contestata dagli studenti costretti a lavorare gratis. “L’alternanza è solo un modo per spegnere il nostro senso critico, per mostrarci come si lavora gratis e senza diritti”.

Questa è solo una delle accuse rivolte alla Ministra Fedeli da parte di alcuni rappresentanti del CAS che, dopo un’ora di trattative con forze dell’ordine, schierate a difesa del convegno, CGIL ed entourage della Ministra, sono riusciti ad avere un confronto. “Noi l’alternanza scuola-lavoro non la vogliamo, è inaccettabile”.

Gli studenti sono irremovibili, la Ministra ascolta e prova a ribattere sottolineando la scarsa conoscenza del fenomeno alle contestatrici: “Vi hanno spiegato male la riforma, non è colpa vostra”.

La risposta della studentessa è pronta e decisa: “Noi la riforma l’abbiamo studiata, noi da 8 anni operiamo sul territorio e conosciamo le problematiche che vivono studenti e genitori – e insiste – non avete firmato un accordo con McDonald per l’alternanza?” . La Ministra replica: “L’accordo con la McDonald non riguarda l’alternanza, sono il tutor e le scuole a dover controllare le attività e se si dovessero registrare delle irregolarità interverremo”.

Il botta e risposta prosegue: “Allora Ministro faccia presto perché c’è bisogno di un vostro controllo su quello che fanno effettivamente i ragazzi e basterebbe parlare con gli studenti. Lei sa che c’è stato un incidente poche settimane fa che ha coinvolto un ragazzo?”.

Fedeli continua a difendersi e a promettere maggiori controlli: “Chiederò al responsabile provinciale di Benevento di controllare, segnalare ed eventualmente intervenire se si dovessero registrare delle irregolarità. So dell’incidente ma dovete capire che non tutti la pensano come voi. Ad altri piace. Ho ricevuto studenti al Ministero che hanno apprezzato la misura”.

La rappresentante del Collettivo attacca anche gli organizzatori del convegno: “Non è possibile che in un convegno sull’istruzione non vengano chiamati gli studenti. Siamo messi al margine”.

La Ministra si difende: “Io voglio il confronto, ho ricevuto gli studenti anche dopo lo sciopero del 13 ottobre. Ho scelto di lasciare il convegno con i docenti per parlare con voi. Preferisco ascoltare le vostre istanze perchè so che i docenti hanno altri strumenti per farmi arrivare le loro richieste e le loro istanze. Il problema -prosegue la Ministra – è territoriale perchè ti posso garantire che in altre province d’Italia la situazione è ben diversa e il progetto ha prodotto buoni risultati”.

La questione di fondo che, però, gli studenti rimarcano riguarda l’abitudine alla precarietà che il sistema scolastico sta insegnando ai giovani: “Ci mandate nelle fabbriche. C’è una chiara volontà di distruggere il sistema scolastico così come è stato fin ad ora e cioè un luogo di apprendimento, di crescita e di confronto. Non vogliamo imparare da oggi come si lavora gratis visto che lo faremo quando usciremo dalle nostre scuole; non vogliamo essere già abituati ad una vita di precarietà e di flessibilità che è un futuro incerto per tutti.” 

Il confronto si chiude con una promessa della Ministra: “Verrò nelle vostre scuole a spiegare l’alternanza e la differenza con l’apprendistato”.

Dopo il fervente dibattito la Ministra Fedeli ritorna all’interno del complesso Sant’Agostino e saluta incredibilmente i docenti e gli altri attori istituzionali intervenuti con un: “Vado via, la prossima volta organizzate meglio i vostri convegni”.

A quel punto le polemiche e le proteste vengono inscenate dai docenti delusi dal comportamento della Ministra. Sicuramente la Ministra Fedeli non dimenticherà facilmente Benevento.

 

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