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Cento anni fa nasceva Alberto Sordi: nel 2017 la mostra ‘esclusiva’ a Benevento

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“La gente ama Alberto Sordi, è un bene culturale e artistico della nostra terra”. Parole cariche di emozione quelle di Alessandro Nicosia, imprenditore che da 35 anni si occupa dell’organizzazione di mostre d’arte ed eventi, sia in Italia che all’estero. 

Tra le tante attività professionali, l’amicizia con l’Albertone nazionale rimane una di quelle esperienza che resteranno indelebili nella sua vita. Nicosia ha fatto tappa a Benevento il 4 luglio 2017, inaugurando in pratica la I edizione del BCT, il festival del Cinema e della Televisione di Benevento diretto da Antonio Frascadore. In quell’occasione, per la prima volta la mostra su Sordi varcò i confini capitolini (ad oggi si contano due edizioni a Roma, una a Buenos Aires ed una a Benevento), deliziando la platea sannita con un percorso tra costumi, oggetti e tutto ciò che aveva accompagnato in scena l’attore romano. 

“Ho avuto il privilegio di conoscere Sordi, da sempre presente a diverse mie iniziative – ha esordito Nicosia. Ieri è stata una data importante che apre un anno di grandi celebrazioni che culminerà con la mostra monumentale che, causa covid, ha una nuova data: dal 16 settembre 2020 al 31 gennaio 2021 con una location d’eccezione, la sua villa”.

C’è grande fermento intorno a questo evento e a tutto ciò che fa riferimento ad Alberto: “Siamo tutti legatissimi a Sordi, in questi giorni c’è stata grande considerazione da parte dei mass media, sono stati pubblicati ben 15 libri sul suo conto e a tre mesi dall’inizio della mostra sono già 18mila le prenotazioni di fruitori che giungeranno da ogni parte d’Italia”. 

Un personaggio che mette d’accordo tutti, da Nord a Sud: “Assolutamente si, ricordo che anche a Benevento in occasione del Bct, riscontrammo tanto affetto da parte del pubblico. Lui aveva una vita pubblica da uomo di spettacolo, sempre disponibile con la gente che lo fermava. La villa era il suo rifugio, un luogo di culto che aprirà le porte per poterlo narrare al meglio: l’avventore vedrà i luoghi cari di Alberto (lo studio, la barberia) ma di pari passo rivivrà il suo percorso artistico attraverso abiti di scena e oggetti che ne hanno contraddistinto la carriera”.

Per concludere, un ricordo di Alberto Sordi: “Un anno dopo la morte di Fellini, organizzai un evento in memoria del grande regista romagnolo. Quando Alberto prese la parola per ricordarlo, fece emozionare tutta la platea con un discorso d’istinto carico di sensibilità e genuinità”.

Qui la fotogallery della mostra di Alberto Sordi a Benevento

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