Ecco il testo della lettera inviata oggi da Altrabenevento al Prefetto, al Ministro dell’Ambiente e al Procuratore della Repubblica di Benevento.
“Da notizie apprese a mezzo stampa e non smentite, risulta che nel corso della riunione tenuta in Prefettura lo scorso 29 maggio sulla contaminazione dei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni da tetracloretilene, tutti i soggetti istituzionali coinvolti si sono impegnati ad informare correttamente i cittadini sulle attività in corso, pubblicando sui propri siti le analisi delle acque, gli atti relativi agli accertamenti in corso e le iniziative necessarie per difendere la salute pubblica.
Ad oggi, cioè dopo 9 giorni da quel summit, nessun Ente ha istituito sul proprio sito una pagina speciale dedicata a questo delicatissimo argomento e pertanto i cittadini sono costretti a cercare all’Albo Pretorio di Comune, Provincia, Gesesa, Arpac e Asl, notizie e documenti che però, comunque non risultano pubblicati.
Infatti, finora agli albi on line del Comune e della Provincia risulta pubblicato solo un atto del 29 maggio di avvio di procedimento per la individuazione del soggetto responsabile della contaminazione.
Sui siti dell’ASL e dell’ARPAC non sono pubblicati i risultati degli esami effettuati da dicembre ad oggi e così pure sul sito della GESESA che invece pubblicizza, in bella evidenza, varie manifestazioni (illuminazione di monumenti, incontri di calcio, pubblicità nelle scuole, ecc.). Addirittura si può verificare che proprio sul sito della Gesesa, società idrica tenuta a pubblicare i dati sulla qualità dell’acqua servita, gli ultimi esami pubblicati si riferiscono allo scorso mese di dicembre. Mancano, quindi, proprio i verbali di prova degli ultimi sei mesi che attestano il superamento della Soglia di Contaminazione per il parametro Tetracloroetilene nei pozzi utilizzati per servire acqua alla parte bassa della città.
La Gesesa, inoltre non ha pubblicato la nota inviata al Comune di Benevento proprio il 29 maggio, con la quale ha comunicato che la maggiore fornita di acqua buona del Biferno viene miscelata con quella contaminata dei pozzi di Pezzapiana. Perché questa notizia non viene data alla città?
La società idrica non ha neppure pubblicato, il risultato degli accertamenti sugli scarichi in fogna a Pezzapiana.
La GESESA ha attestato che cinque stabilimenti industriali abbastanza vicini ai pozzi dai quali si preleva l’acqua per i rioni Ferrovia e Centro storico, scaricano in una fogna che non viene gestita da tale società. Ma allora, chi controlla quella fogna? chi fa la manutenzione? dove finiscono i liquami?
I cinque stabilimenti indicati sono tutti vicinissimi proprio alla sede di GESESA e quindi si deve pensare che anche la società incaricata dal Comune di assicurare il servizio idrico e fognario, scarica in una fogna non gestita e non controllata?”
Per Altrabenevento, Sandra Sandrucci
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