Sviluppo e crescita occupazionale, accordo tra Confindustria e sindacati

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Benevento- Confindustria Benevento e le segreterie Territoriali di Cgil – Cisl –Uil hanno siglato stamani il “Patto per il Sannio”. Il documento, che rafforza il tema della concertazione tra le parti sociali sulla scia del “Patto per la Fabbrica”, rappresenta una svolta concreta nelle relazioni tra rappresentante dei datori di lavoro e dei lavoratori che negli ultimi tempi aveva segnato una fase di assai forte stallo.

Anzi, come si ricorderà, il segretario provinciale della Cgil di Benevento, Rosita Galdiero, aveva lamentato nei mesi scorsi che, a fronte della devastante crisi socio-economica che scuote da anni l’intera provincia sannita, il Sindacato aveva dovuto registrare un difficile rapporto con le Istituzioni, in particolare quella del Comune capoluogo, ma anche con la stessa controparte imprenditoriale locale che non aveva ancora, a due anni dalla elezioni di Filippo Liverini alla guida di Confindustria, avviato un tavolo di confronto per discutere sui temi del contrasto alla crisi e dello sviluppo. La Galdiero aveva richiesto una maggiore attenzione al tema delle infrastrutture, ma anche sulle relazioni tra le parti sociali. Ebbene, nel giro di una paio di mesi, non solo si è giunti a un tavolo di confronto e alla sottoscrizione di una intesa. Desertificazione, mancanza di infrastrutture, ma anche sanità, trasporti, questi i temi caldi per rilanciare il Sannio dal suo gap infrastrutturale che lo attanaglia da anni.

A piazza Colonna si è posta la firma sull’accordo con Filippo Liverini e il segretario della Uil Avellino Benevento, Luigi Simeone, il segretario della Cgil Benevento, Rosita Galdiero, e il segretario della Cisl Irpinia Sannio, Mario Melchionna. L’obiettivo principale è quello di costituire un modello di governance per lo sviluppo sostenibile e la crescita occupazionale, con lo scopo di individuare e realizzare iniziative concrete per rafforzare le potenzialità di sviluppo, di internazionalizzazione e di innovazione del sistema produttivo locale. Ci sarà, inoltre, un osservatorio sul lavoro, una cabina di regia per portare risultati immediati.

Liverini, nell’occasione, ha rimarcato: “Un patto che deve essere un punto di partenza per la riscossa del nostro territorio in termini di sviluppo riguardanti l’economia. Punteremo soprattutto a un nuovo rapporto tra imprese e lavoratori. Benevento paga un gap infrastrutturale, nella sua area interna. Occorre avere maggiore vivibilità”. Il numero uno di Confindustria ha esortato la politica sannita e nazionale: “Si dovrebbe fare qualcosa di più. Abbiamo se parlamentari e da settembre prossimo  presenteremo le nostre istanze. Non ci saranno più divisioni. Ripartiamo da un’economia solida. I nostri parlamentari dovranno essere le sentinelle del territorio“.

Subito dopo a prendere la parola è stato il segretario provinciale della Cgil, Rosita Galdiero: “Dobbiamo tutelare i lavoratori con il contratto nazionale collettivo. Per noi sarà importante anche la formazione e quindi abbiamo deciso di puntare sull’Università degli Studi del Sannio. Abbiamo chiesto che si istituisse in Confindustria un tavolo permanente per le tante vertenze aperte”.

Simeone ha invece parlato del fallimento dell’alternanza scuola lavoro proposto dall’ex Governo Gentiloni: “E’ stata solo una perdita di tempo”. Poi ha aggiunto: “C’è bisogno di un Piano Straordinario sull’occupazione per il Sud, accompagnato da misure di sostegno al reddito e da una semplificazione degli incentivi per le aziende che assumono, anche attraverso una contrattazione territoriale. Abbiamo voluto mettere al centro della nostra riflessione le Aree Interne che rappresentano l’apice della criticità per la distanza dai grandi centri urbani e di produzione dei servizi. Mobilità, salute e istruzione sono le precondizioni per riscriverne lo sviluppo. E’ su questi fattori che vanno calibrate li linee d’intervento”.

Mario Melchionna della Cisl Irpinia Sannio ha infine rimarcato: “Il Sannio deve ritornare a essere territorio attrattivo. Occorre combattere la difficoltà”.

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