Avellino – A pochi giorni dal disastro ambientale che ha colpito il fiume Sabato che ha causato la moria di decine di migliaia di pesci e provocato esalazioni nauseabonde lungo le aree urbane lambite dal corso d’acqua, riscontriamo dei primi importanti risultati che sollecitano tutti a proseguire un po’ più fiduciosi lungo la non facile strada della concretezza che dovrebbe condurci finalmente a una qualche soluzione del problema .
Infatti, alla stampa apprendiamo che : la sezione irpina dell’ARPAC, l’agenzia regionale preposta alla salvaguardia ambientale, ha avviato il procedimento di analisi e di accertamento delle acque oggetto dell’ inquinamento; l’ASL di Avellino, attraverso il Dipartimento di Prevenzione veterinaria, ha subito effettuato un campionamento di fauna ittica per le indagini tossicologiche e microbiologiche del caso: indiscrezioni parlano della certezza di una notevole presenza di nitrite e ammoniaca; i Carabinieri hanno svolto un importante lavoro ispettivo lungo il percorso fluviale per i rilievi di indagine del caso e per relazionarne sul disastroso stato dell’arte; il Sindaco di Tufo ha annunciato la convocazione di una riunione congiunta dei diversi enti e istituzioni interessate da tenersi nel nostro comune per affrontare il problema emergenziale degli sversamenti inquinanti ; il Gruppo consiliare “Liberi” di Tufo ha preannunciato la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale aperto da tenersi in tempi ragionevolmente brevi anche per notiziare la popolazione sull’evoluzione della situazione in corso ; l’Associazione “Salviamo la Valle del Sabato” attraverso il suo Presidente, dott. Franco Mazza, ha annunciato una iniziativa immediata verso tutti i comuni interessati e la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica al fine di sollecitare una seria indagine giudiziaria che porti all’individuazione degli sconsiderati criminali autori di quest’ultimo increscioso episodio delinquenziale perpetuato contro le popolazioni e l’ambiente della Valle del Sabato.
Quanto si è registrato nelle ore successive al disastro non può che incoraggiare tutti a continuare la lunga battaglia intrapresa per tutelare e valorizzare le nostre vite e le nostre terre per cui invitiamo tutti a sottoscrivere la petizione popolare promossa dalla nostra associazione per richiedere un’adeguata indagine epidemiologica, recandosi a Tufo da giovedì 7 a domenica 10 settembre, dalle ore 9 alle ore 19, nella centrale Piazza Umberto I .
E’ con questo spirito solidale che sollecitiamo le aziende della filiera vitivinicola a unirsi a questo movimento per continuare questa battaglia che ci accomuna tutti e che intendiamo ringraziare i cittadini che ci hanno confermato la loro vicinanza , le diverse rappresentanze istituzionali che hanno dimostrato un immediato e fattivo impegno e gli organi della stampa, le emittenti radio televisive e i siti news on line , che si sono rivelati unanimemente un prezioso presidio della libera informazione a servizio delle nostre comunità .