Un caso di “Blue Whale” anche in Irpinia. Il gioco virtuale ma mortale è venuto alla ribalta poco più di una settimana fa grazie ad un servizio televisivo de “Le Iene”.
La dinamica è sempre la stessa. Anche volta il ragazzo aveva annunciato su di un social network l’imminente suicidio dopo aver raggiunto il fatidico 50esimo giorno di partecipazione.
Ma come fare senza una buia copertura di segnale per il collegamento ad internet? In questo gioco infatti ricevere le indicazioni dal “curatore” (il tutor che dà le regole a chi decide di giocare) è indispensabile. Forse è stato questo a fermare tutto o si è trattato solamente di uno scherzo?
Comunque sia i Carabinieri di Avellino domenica notte intorno alle 2 hanno ricevuto una segnalazione. Una pattuglia si è immediatamente recata verso l’abitazione del giovane trovandolo in casa.
A suo carico è scattata la denuncia in stato di libertà in quanto ritenuto responsabile del reato di procurato allarme presso l’Autorità.
Fatto sta che i Carabinieri sono sempre più attenti rispetto a questo macabro gioco diffuso sul web e che culmina, dopo cinquanta livelli, con la richiesta del “curatore” a suicidarsi mentre un amico filma i suoi ultimi istanti di vita. «Nella drammaticità delle numerose notizie finora emerse – fanno sapere il Carabinieri – c’è chi però sostiene che dietro il clamore suscitato nei giorni scorsi dal servizio televisivo choc, possa in realtà nascondersi l’ombra della bufala. Tuttavia, il vero pericolo è pensare che il pericolo non esiste. Pertanto si invita chiunque sia a conoscenza di situazioni legate a questo argomento di segnalarle tempestivamente al 112 o presso qualsiasi ufficio delle Forze di Polizia».
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