Chi doveva avvisare chi? Il giorno dopo è il giorno della polemica. E il caso tubercolosi da questione sanitaria diventa motivo di scontro tra gli enti interessati dalla vicenda. In particolare, è da Palazzo di Città che partono accuse nei confronti della dirigenza della scuola ‘Da Vinci’ e dell’Asl. Oggetto della contestazione, la mancata comunicazione dell’avvenuto ricovero – per una tubercolosi polmonare – del giovane studente avellinese della Leonardo Da Vinci. Ricovero che risale al fine settimana scorso ma che soltanto nella giornata di mercoledì è giunto all’attenzione delle istituzioni cittadine che ha poi provveduto con l’ordinanza di chiusura della scuola (lunedì saranno effettuate le operazioni di controllo e profilassi.
“Una delegazione di genitori – ricostruisce il vicesindaco di Avellino Maria Elena Iaverone – ha parlato con il sindaco e ha portato il Comune a conoscenza di un caso di tubercolosi che non ci era stato segnalato né dalla preside della scuola che dall’Asl. Contattata quindi l’azienda sanitaria, abbiamo avuto una conferma non ufficiale del ricovero. Ci siamo dunque attivati e una volta giunta, in serata, la comunicazione dell’Asl il sindaco ha proceduto con la chiusura della scuola”.
Ma di mancata comunicazione parla anche Giustina Monteforte, dirigente scolastico della ‘Da Vinci’: “Avvisare l’amministrazione comunale non era di mia competenza perché non ho ricevuto nessuna comunicazione ufficiale, ma solo la richiesta da parte dell’Asl dell’elenco degli alunni della classe frequentata dallo studente ricoverato, dei docenti e del personale operante al piano”.
Da parte sua, attraverso una nota ufficiale, l’Asl irpina assicura che tutte le procedure sono state rispettate: “L’Asl ha informato la scuola e i genitori dei compagni di classe ed ha predisposto tutti i controlli previsti dalla normativa sanitaria vigente nei confronti degli studenti e degli operatori della classe interessata. Al momento la situazione epidemiologica è tenuta sotto stretto controllo e non sussistono motivi di particolare preoccupazione”.