Avellino – La tanto attesa variazione di bilancio per il teatro è arrivata, ma riguarderà solo per l’ordinario. Le richieste del comitato di gestione dovranno attendere la fase di liquidazione. Gli assessore al bilancio e alle cultura, Maria Elena Iaverone e Bruno Gambardella, tracciano il percorso che verrà seguito nelle prossime settimane per garantire al Massimo cittadino di non chiudere i battenti.
«La variazione approvata – spiega Iaverone – riguarda i costi essenziali per la gestione dell’immobile. Si tratta di un importo di 51 mila euro, soldi necessari a tenerlo aperto». Altra discorso, invece, è quello legato alla gestione del Teatro e alla nuova stagione. In questo caso, infatti, prima di appostare dei soldi, il Comune dovrà attendere il lavoro del commissario liquidatore. «Entro metà ottobre – prosegue Iaverone – Chiauzzi ci fornirà una proposta di piano di rientro. Quando saremo in grado di sapere precisamente la massa debitoria e creditoria del Gesualdo, procederemo con una variazione di bilancio per mettere in moto al più presto la stagione teatrale».
Stesso concetto ribadito anche dall’assessore alla cultura, Bruno Gambardella. «Per legge la liquidazione si deve concludere entro il 31 dicembre, ma per metà ottobre avremo già un quadro abbastanza delineato. Procederemo prima di tutto con un acconto per i prestatori d’opera e poi per affrontare le questioni più importanti aperte».
Sempre in merito alle denunce del comitato di gestione che ancora non ha ricevuto fondi per la nuova stagione teatrale, Gambardella sottolinea: «La delibera di consiglio comunale che ha approvato la liquidazione dell’istituzione, indica che tutte le risorse appostate per il teatro debbano essere prioritariamente destinate alla liquidazione. Ma anche la legge stabilisce la stessa cosa. Indubbiamente abbiamo avuto dei ritardi su questa fase, anche perché il vecchio liquidatore ha lasciato l’incarico e ne abbiamo dovuto nominare un altro».
Finchè non ci sarà chiarezza sui debiti del teatro, dunque, non si potrà pensare alla nuova stagione teatrale, ma l’obiettivo del Comune resta quello di garantire, comunque, delle attività. «È un anno difficile – spiega Gambardella – tutti dobbiamo remare nella stessa direzione: tenere aperto il teatro e fare all’interno quante più attività è possibile. La nuova stagione teatrale si farà, magari non sarà il massimo, ma già riuscire a tenere aperto il Gesualdo sarà fondamentale».
Gambardella, inoltre, risponde anche alle accuse mosse dal comitato per averlo escluso dall’organizzazione della rassegna “Sipari aperti” che partirà a ottobre, e di averla affidata a Fondazione Campania festival. «Il progetto per partecipare al bando regionale risale a novembre 2016. Come ente non avevamo la forza per gestire una rassegna del genere, quindi a marzo abbiamo sottoscritto una convenzione con la fondazione, che è una controllata della Regione. Il Comitato è stato nominato solo pochi mesi».
Una sinergia, quella con la Fondazione che potrebbe proseguire nel tempo, anche se prima dovrà arrivare il parere legale sulla convenzione con il Teatro Pubblico Campano che, al momento è ancora in essere, ma essendo partita la liquidazione potrebbe essere considerata decaduta. Da questo punto di vista, il TPC ha già fatto sapere che, anche in caso di scioglimento della convenzione, non presenterà ricorso.
«Per l’individuazione del nuovo partner – prosegue Gambardella – dobbiamo aspettare il parere del legale e in base a quello decideremo se proseguire nel rapporto con TPC o indire una nuova gara. E’ chiaro che con il Teatro Pubblico Campano non esiste alcun problema, collabora con il Gesualdo fin dalla sua nascita e conosce le problematiche».
Prima di tutto ciò, però, bisognerà ricucire lo strappo con il Comitato di Gestione del Massimo cittadino ed evitare che formalizzi la lettera di dimissioni. «Non ho nessun problema nel collaborare con loro – sottolinea Gambardella – anche perché so perfettamente che stiamo remando tutti nella stessa direzione. Con il Comitato c’è un confronto continuo, mi rendo conto delle loro richieste, ma una volta definita la questione liquidatoria, stabiliremo anche le risorse per il Comitato per lavorare insieme».
Marco Imbimbo
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