Home Avellino Avellino, Braglia: “Südtirol avversario peggiore che ci potesse capitare”

Avellino, Braglia: “Südtirol avversario peggiore che ci potesse capitare”

Piero Braglia (Avellino)
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Avellino – E’ sfida contro il Südtirol nel secondo turno nazionale dei playoff, i quarti di finale degli spareggi promozione. L’Avellino, dopo aver eliminato il Palermo, guarda già alla gara d’andata di domenica pomeriggio (ore 17.30) al Partenio-Lombardi. Il tecnico dei biancoverdi Piero Braglia si è già proiettato al match. “E’ la squadra più forte che potevamo pescare – ammette – Hanno uno spirito di squadra incredibile, ma soprattutto pericolosi quando ripartono. Non siamo stati fortunati in questo sorteggio“.

“Abbiamo cercato di recuperare i ragazzi sotto ogni punto di vista – dice – Non possiamo preparare chissà cosa, ogni tre giorni non c’è molto da preparare. Sperando di farlo bene”. “Trovo assurdo non vedere i tifosi all’interno dello stadio – ammette – In trasferta ci sarà la gente contro il SudTirol, ma lasciamo perdere”. “Dobbiamo valutare nel pomeriggio la squadra. E’ la prima cosa fondamentale per noi – dice – Maniero è nato stanco, stanno tutti bene. Ovviamente bisogna vedere come recuperano per domenica”.

“Bisogna fare i complimenti a Vecchi per il lavoro che sta facendo – continua – Vedo che viene accostato ad altre società, ma il lavoro di SudTirol è evidente”. Il tecnico parla del ritmo di tre giorni: “Non è semplice – ammette – Ma non possiamo lamentarci degli orari o altro”. “Nell’arco dei 180′ deve prevalere la forza della squadra – dice – Affrontiamo una squadra ostica che possono far male, servirà massima attenzione. Dobbiamo prepararla al meglio. E’ una partita che difficilmente riesci a decifrare”.

Laezza fatto un grandissimo lavoro con il recupero infortunati , ha avuto una grande forza dentro, perché altrimenti non si recupera dall’ennesimo infortunio grave della carriera – ammette – Silvestri stesso discorso, sta recuperando bene e mercoledì avrebbe avuto 5-10 minuti nelle gambe. È un altro Laezza, anche se è matto come un cavallo”.

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