Final Eight, è il giorno dei giorni: dentro o fuori Scandone ora tocca a te

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Avellino – Dieci anni dopo, la Scandone, ci riprova. Era il febbraio del 2008 quando Avellino portò in Irpinia la Coppa Italia. A distanza di dieci anni, i lupi, vogliono portare a casa di nuovo il trofeo. Oggi si alza il sipario sulle Final Eight di Firenze. La truppa di Pino Sacripanti ci arriva come prima della classe.

La voglia è di cancellare la cocente sconfitta al primo turno dello scorso anno contro la Dinamo Sassari o prima ancora quando il sogno si interruppe in finale contro l’Olimpia Milano. Nonostante l’eliminazione in Champions League, Avellino, arriva alla manifestazione con maggior consapevolezza nei propri mezzi.

Il primo ostacolo da superare si chiama Vanoli Cremona. La formazione di Meo Sacchetti cercherà di ripetere la prestazione dello scorso 10 dicembre quando tra le mura amiche del PalaRadi riuscì ad annichilire Leunen e soci. All’appuntamento, Cremona, ci arriva con due sconfitte di fila sul groppone.

Avellino guidata da Sacripanti, al suo terzo anno in Irpinia, vorrà dire la sua in una competizione a cui tutta la città e non solo tiene. Circa quattrocento i tifosi che arriveranno alle sponde dell’Arno per dare il loro contributo. Nonostante la polemica biglietti, il cuore caldo irpino, ci sarà.

Dentro o fuori. Non esistono andata o ritorno. Sarà partita secca tra le due formazioni. Ora più che mai serviranno i famosi “occhi della tigre” per portare a casa la prima vittoria per continuare ad alimentare il sogno Coppa Italia. Sarà una sfida che si giocherà fino all’ultima goccia di sudore. It’s the time to fight.

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