Avellino – «Quella di Avellino e Benevento è l’unica Macro Area di tutta la Regione Campania a non avere un Ospedale Dea di I livello, cioè un Ospedale completo di tutti i reparti e specialità mediche, da questa rivendicazione ne abbiamo fatto di strada». Così il Movimento 5 Stelle Ariano. «Le nostre denunce di anomalie nel Piano Ospedaliero Regionale e nell’Atto
Aziendale dell’ASL di Avellino iniziano a dare i primi risultati. Lo premettiamo, non sono sufficienti ma indispensabili alla sopravvivenza dell’Ospedale di Ariano. Le nostre istanze inviate al Ministero e alla Regione hanno messo in crisi l’ASL di Avellino. Questo è l’ennesimo Attoì Aziendale nel giro di un Anno e non è detto che, se verranno accolte anche
le altre nostre richieste, sia quello definitivo. Abbiamo fatto quello che il nostro Sindaco ha solo annunciato, abbiamo difeso il nostro Ospedale dal tritacarne nel quale sono, invece, finiti gli Ospedali di Solofra, con 18 posti letto in meno e molti reparti depotenziati, e Sant’Angelo anch’esso depotenziato nelle unità complesse, perde l’autonomia della Direzione
sanitaria.
E ancora: «Il Frangipane di Ariano Irpino non è stato toccato perché è la Città da cui sono partite le denunce che hanno spinto la Regione, per ben due volte, a rispedire al mittente, la Dirigente Morgante, l’Atto Aziendale con tanto di osservazioni da dover rispettare. Non ci fermeremo di sicuro qui perché come abbiamo ribadito più volte questa non è una lotta di campanile bensì una lotta dal basso del nostro meet up a favore di tutti gli Ospedali situati all’interno della Macro Area Avellino-Benevento».
Non solo. Dal M5s continuano; «Sia il Piano Ospedaliero Regionale che l’Atto Aziendale non sono altro che calcoli ragionieristici finalizzati a far quadrare il numero di posti letto
da attivare. Questo in un periodo in cui la Regione non può produrre sprechi o nuovi dissesti finanziari, pena un nuovo commissariamento da parte del Ministero. I nostri calcoli ci dicono che nell’ennesimo Atto Aziendale ancora una volta i conti non tornano e questo perché non viene rispettato il DM 70/2015 che regola la distribuzione degli Ospedali sul territorio,la loro tipologia, i posti letto, i reparti e specialità mediche attivabile, tutto in base a precisi parametri. Dalla nostra analisi del novello Atto Aziendale emerge che sono proprio i parametri stabiliti dal DM 70/2015 a non essere rispettati determinando un
danno a tutti gli Ospedali, dal Moscati al Rummo, da Solofra ad Ariano Irpino.
Il nostro Ospedale, sempre in base al citato decreto, deve essere classificato come Dea di I livello perché ne ha tutti i prerequisiti. Abbiamo provveduto noi a fare un calcolo rispettando il DM 70/2015 e il risultato ci dice che potrebbero essere potenziati tutti gli Ospedali e le Aziende sanitarie della Macro Area se solo si procedesse ad una corretta distinzione tra posti letto ospedalieri gestiti direttamente dal pubblico e quelli extra ospedalieri gestiti da enti privati. Questa è la dimostrazione oggettiva che se si vogliono risolvere i problemi la strada c’è. In questo modo, oltre alle critiche e alle denunce, abbiamo fornito anche una soluzione per potenziare tutti gli Ospedali della Macro-Area Av-Bn evitando lotte di campanile dove vince chi riesce meglio a raccomandarsi».