Avellino – Almeno sulla carta ci sono i 45 alloggi previsti dal programma di edilizia residenziale sociale “Social Housing Picarelli” per la rinascita del quartiere periferico dimenticato da troppo tempo. Le abitazioni saranno realizzate con criteri assolutamente moderni e saranno una risposta concreata alle esigenze di 160 abitanti. Un percorso avviato già dalla passata amministrazione ma che, secondo l’attuale assessore ai Fondi Europei Arturo Iannaccone, ha bisogno di sforzi notevoli da parte del Comune. Non ci sta il consigliere di maggioranza in quota Pd Gianluca Festa che ricorda benissimo la vicenda del Social Housing essendo presente allora in consiglio comunale in qualità di vice sindaco.
“Purtroppo questa amministrazione Foti è un poco smemorata e dimentica di dire che queste iniziative sono state il frutto della precedente amministrazione. Giustamente quando si fanno cose buone si tende a privatizzarne l utilità. Invece con sincerità ed oggettività si poteva ricordare di chi fosse il merito. L’importante, comunque, è il bene della città – spiega il consigliere Gianluca Festa – proprio per questo motivo credo che sia una ottima iniziativa. Quando la pensammo puntammo all’idea di realizzare tre progetti diversi ma integrati tra di loro. Infatti l’intervento contempla l’abbattimento e la ricostruzione di alloggi comunali post terremoto, poi l il riferimento ad un PUA per nuove costruzioni private ed infine l’Housing. Insomma immaginammo un’azione congiunta per cominciare ad integrare la zona di Picarelli.”
Il piano prevede la costruzione di tre isole residenziali all’interno del rione periferico tramite un modello pubblico – privato. L’importo dell’intervento è di circa 8 milioni di euro e riguarderà anche l’apertura di botteghe artigiane, locali commerciali, centri storici, orti urbani, parcheggi, aree verdi attrezzate e luoghi ricreative. I tempi di realizzazione? Il Comune dovrà provvedere a fare un bando a cui i privati dovranno partecipare. Chi si aggiudicherà la gara potrà accedere al finanziamento pubblico e poi investire di tasca propria.